lunedì 4 novembre 2013
Si è aperto il processo, subito rinviato, al deposto presidente e ad altri 14 dirigenti della Fratellanza musulmana. Disordini davanti al palazzo di giustizia tra manifestanti pro-Morsi e sostenitori del nuovo corso.
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Tensione al Cairo nel giorno dell'apertura del processo al deposto presidente egiziano Mohamed Morsi e ad altri 14 dirigenti della Fratellanza musulmana. Le forze dell'ordine hanno usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti pro-Morsi che si sono riuniti davanti alla sede della Consulta. Tafferugli anche nei pressi del palazzo di giustizia, nel centro della capitale, dove si sono scontrati manifestanti degli opposti fronti.Le immagini diffuse dalla televisione hanno mostrato l'arrivo di Morsi nell'aula bunker a bordo di un pulmino, circondato da agenti di polizia. Quando l'ex presidente è entrato nella gabbia degli imputati, i coimputati, che indossavano la tuta bianca dei detenuti che Morsi si è rifiutato di indossare, hanno applaudito. Poi hanno dato le spalle alla corte, levando in aria le mani segnando con le dita il numero 4, diventato il simbolo di Rabaa el Adaweya, la piazza delle proteste a favore dei Fratelli musulmani sgomberata con la forza ad agosto.Rivolgendosi ai giudici, Morsi si è proclamato il presidente legittimo dell'Egitto e ha chiesto che al suo posto vengano processati gli autori del "colpo di Stato", accusando i vertici militari di "tradimento". "Fu un colpo di Stato militare, sono i leader di questo golpe che devono essere processati - ha scandito - perché un golpe è un tradimento e un crimine".L'udienza è stata breve, il processo è stato subito rinviato all'8 gennaio prossimo.Fino ad oggi Morsi era stato tenuto in detenzione in una località segreta dal 3 luglio scorso, giorno della sua deposizione. Ora, secondo quanto riferito dalla tv araba al-Jazeera, l'ex presidente sarà trasferito nel carcere di Tora, alla periferia del Cairo.
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