lunedì 14 febbraio 2011
Le forze armate gestiranno il Paese per i prossimi sei mesi o fino allo svolgimento delle elezioni legislative e presidenziali. Spariti preziosi reperti dal museo egizio. Giallo sulle condizioni di salute di Mubarak: secondo alcuni sarebbe in coma da sabato. La Gran Bretagna ha ricevuto la richiesta di congelare i beni di alcuni ex ministri.
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Il Consiglio supremo delle forze armate gestirà il Paese per i prossimi sei mesi o fino allo svolgimento delle elezioni legislative e presidenziali. Lo afferma il comunicato numero 5 in cui si afferma anche che la Costituzionale è stata congelata. Il congelamento della Costituzione deciso oggi dal Consiglio Supremo delle Forze Armate significa automaticamente l'annullamento dello stato di emergenza in Egitto e delle leggi collegate. Il primo ministro egiziano Ahmed Shafiq ha detto di ritenere che l'ex presidente Hosni Mubarak sia sempre a Sharm el Sheikh, nella sua residenza sul Mar Rosso. "Ciò che so è che (l'ex) presidente è a Sharm el Sheikh", ha detto Shafiq sottolineando che saranno i militari a stabilire il ruolo di Omar Suleiman, il capo dei servizi segreti nominato vicepresidente da Hosni Mubarak prima di dimettersi da capo dello stato. "Il ruolo di Omar Suleiman sarà definito dal Supremo consiglio militare", ha detto Shafiq. Intanto è giallo sulle condizioni di salute dell'ex rais: stando a fonti "bene informate" citate dal quotidiano 'al-Masry al-Youm", Mubarak sarebbe in coma da sabato nella sua residenza di Sharm el-Sheikh. Il sito online Shouruk afferma invece che l'ex presidente egiziano è cosciente ma molto malato e che rifiuta le cure a causa della depressione in cui è caduto dopo essersi dovuto dimettere. L'ambasciatore americano al Cairo ha indirettamente confermato che Hosni Mubarak è gravemente malato. Sameh Shoukry ha detto: "Sto seguendo le indiscrezioni e lenotizie di stampa su Mubarak e non nego che ho ricevuto comunicazione che l'ex presidente è in cattiva salute", ha riferito alla Nbc. Shoukry ha però precisato di non avere "informazioni sufficienti": per questo motivo, ha aggiunto, "non vorrei speculare" su queste notizie. Otto reperti di valore inestimabile, tra cui una statua di Tutankhamon, sono stati rubati al Museo egizio del Cairo; due sono stati già ritrovati all'esterno del museo, un amuleto a forma di scarabeo e una statuetta funeraria. Lo ha annunciato il direttore delle Antichità ZaHi Hawass, dopo il completamento dell'inventario dei danni subiti dal museo nell'assalto del 2 febbraio. Hawass, spiega, sul suo sito, che sono stati rubati una statua in legno placcato oro di Tutankhamon portato in spalla da una dea e una statua del giovane faraone negli stessi materiali mentre caccia. Mancano all'appello anche una statua della dea Akena, una statua di Nefertiti mentre fa delle offerte, la testa di una principessa Amarna, la statuetta di una scriba di Amarna e altre statuette in legno. Il capo dell'antichita' egiziane spiega che e' in corso un'inchiesta sul furto e che la polizia e l'esercito la porteranno avanti anche con le persone che sono state gia' arrestate per gli assalti al Museo avvenuti tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. ''Ho detto in passato che se il Museo egizio e' sicuro anche l'Egitto e' sicuro. Ora - afferma Hawass sul suo sito - sono preoccupato che l'Egitto non sia sicuro''."Una nuova intesa" per il Mediterraneo, un «piano Marshall» per tutta l'area, con l'Europa chiamata a sostenere anche economicamente "la transizione democratica" di Egitto e Tunisia: a proporlo, il ministro degli Esteri Franco Frattini, che sarà oggi anche in Siria e Giordania. Intanto El Baradei ha esortato le forze armate in Egitto a coinvolgere in maniera massiccia esponenti non-militari nel processo di transizione. La Gran Bretagna ha ricevuto dall'Egitto una richiesta di congelamento dei beni di alcuni ex membri del governo egiziano. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, senza nominare specificatamente l'ex presidente Hosni Mubarak. "Ovviamente collaboreremo con questa richiesta, lavorando di concerto con l'Unione Europea e i partner internazionali come abbiamo fatto nel caso della Tunisia", ha aggiunto il ministro.
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