giovedì 27 aprile 2017
Eletta dai Paesi membri a scrutinio segreto. La nazione è 141ma su 144 nella classifica della disparità di genere
In Arabia Saudita vige ancora il divieto di guida per le donne (Ansa/Ap)

In Arabia Saudita vige ancora il divieto di guida per le donne (Ansa/Ap)

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Lo “scivolone” da molti è stato letto come una vera e propria provocazione. Il principale organismo dell'Onu incaricato di promuovere la parità di genere e l'emancipazione femminile ha eletto, con voto segreto, 13 nuovi membri. E tra questi c'è anche l'Arabia Saudita, una scelta che ha scatenato un putiferio, considerando che si tratta di un Paese che occupala 141/esima posizione su 144 nella classifica della disparità di genere stilata dall'ultimo Forum Economico Mondiale.

Il regno saudita è infatti uno Stato in cui alle donne non è permesso guidare l'automobile e dove ogni donna ha un tutore legale con il potere di prendere decisioni fondamentali al suo posto: come sposarsi, fare un viaggio all'estero o lavorare. La notizia che l'Arabia Saudita per i prossimi quattro anni siederà tra i membri della United Nations Commission on the Status of Women (Uncsw) è parsa talmente incredibile che inizialmente in molti credevano fosse una “fake news”.

Il portavoce del Palazzo di Vetro Stephan Dujarric invece ha confermato, spiegando che «l'elezione viene fatta dagli Stati membri e il segretario generale non ha alcuna autorità o coinvolgimento in merito». «È come mettere un piromane a capo dei pompieri», ha commentato da parte sua il direttore di “Un Watch”, Hilll Neuer. Mentre per Rothna Begum, ricercatrice sui diritti umani in Medio Oriente per Human Rights Watch, si tratta di una totale «assurdità».

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