venerdì 18 settembre 2020
Da domenica il Dipartimento del Commercio americano vieterà di scaricare le due app cinesi. Ma TikTok prova a salvarsi portando avanti la trattativa con l'azienda informatica americana Oracle
Verso lo stop a TikTok e WeChat. «Minacciano la sicurezza nazionale»
COMMENTA E CONDIVIDI

Dal 20 settembre non sarà più possibile scaricare TikTok e WeChat negli Stati Uniti. Il Dipartimento del Commercio americano prevede di emettere un ordine che vieti a chiunque si trovi su suolo americano di installare sul proprio smartphone le due app cinesi. "Su indicazione del presidente Trump, abbiamo deciso per un'azione significativa per combattere la maligna raccolta di dati personali degli americani da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia", ha affermato il segretario al Commercio americano, Wilbur Ross. "Il Partito Comunista Cinese - ha aggiunto - ha dimostrato di usare queste app per minacciare la sicurezza nazionale, la politica estera e l'economia americana".

Secondo quanto riporta il Financial Times, agli utenti che già usano le due app sarà possibile mantenerle sui propri cellulari, anche se WeChat potrebbe presto diventare inutilizzabile a causa dell'indisponibilità degli aggiornamenti. Per quanto riguarda TikTok, però, il divieto potrebbe saltare se la trattativa che è in corso con Oracle in queste ore andrà a buon fine. Per scardinare i timori di Trump - infatti - ByteDance, la casa madre del social network, starebbe provando a fare della multinazionale informatica con sede nella Silicon Valley il suo "partner e fornitore tecnologico negli Stati Uniti". Nel caso in cui l'accordo vada in porto entro domenica, il governo americano potrebbe ritirare l'ordine di divieto.

Intanto, il co-fondatore di Instagram Kevin Systrom potrebbe essere il prossimo Ceo di TikTok. Il posto è libero dalla fine del mese scorso, quando Kevin Mayer si è dimesso a causa delle pressioni politiche collegate al ruolo per via dello scontro tra Washington e Pechino.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: