sabato 8 febbraio 2014
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La Chiesa non dimentica la Siria e la sua gente. E invoca la pace e la liberazione dei prigionieri.

A Roma è stata organizzata una veglia per questa domenica, a un anno esatto dal rapimento dei sacerdoti padre Michel Kayyal e padre Maher Mahfouz. L'appuntamento è alle 19.30 nel santuario parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli: il vescovo Matteo Zuppi, incaricato del Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese e ausiliare per il settore Centro, presiederà una veglia di preghiera, nello stile ecumenico di Taizé, a cui prenderanno parte i membri delle comunità mediorientali di Roma. L'incontro - fa sapere il Vicariato - è organizzato dal Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese e dall'Ufficio per la pastorale delle migrazioni della diocesi di Roma in collaborazione con l'associazione Finestra per il Medio Oriente e la comunità melchita di Santa Maria in Cosmedin. «La veglia di domenica - spiega il vescovo Zuppi - sarà una nuova occasione di preghiera in sintonia con Papa Francesco e in profonda unione con tutti i cristiani del Medio Oriente perché non cessiamo di sperare che abbia finalmente termine il conflitto in Siria». E aggiunge: «Seguendo l'invito di Papa Francesco continuiamo a pregare per la pace e per la liberazione di tutti i rapiti, in particolare dei sacerdoti padre Michel Kayyal e padre Maher Mahfouz a un anno dal loro rapimento avvenuto il 9 febbraio 2013, del vescovo siro-ortodosso di Aleppo, Gregorios Youhanna Ibrahim e del vescovo greco-ortodosso di Aleppo e Iskenderun, Boulos Yaziji, delle suore di Maalula e di padre Paolo Dall'Oglio, missionario gesuita romano. Preghiamo per non dimenticare e per far nostro il gemito del popolo siriano che aspira alla pace»

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