mercoledì 6 luglio 2022
Il servizio sanitario nazionale, in crisi, non è più in grado di garantire le cure dentistiche a tutti. E entrano in gioco le charities
Fuga dei dentisti dalla sanità pubblica, i più poveri restano senza cure

Oliver Berg

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Jodie Manning non ha mangiato per quattro giorni ed è in coda da ore, fuori da un furgone della charity "Dentaid", per essere visitata da un dentista volontario. "Non riesco più a mordere", ha raccontato al quotidiano britannico "Guardian", "e sono stata al pronto soccorso tre volte, negli ultimi dodici mesi, dopo essere svenuta per il dolore e la disidratazione perchè persino ingoiare i liquidi mi faceva troppo male". La sua bocca è in condizioni cosi pessime che soltanto la morfina riesce a farla stare meglio. Studia per diventare parrucchiera ma, ormai, si addormenta durante le lezioni.

Come lei migliaia di inglesi si sono ritrovati senza dentista dopo la pandemia. Quando venne avviato il sistema sanitario nazionale, nel dopoguerra, il dentista veniva garantito gratis ad ogni cittadino ma, negli ultimi anni, la crisi della sanità pubblica ha fatto si che soltanto i più poveri non debbano pagare. Per essere curati, però, occorre essere iscritti presso uno studio e molti dentisti hanno usato le mancate visite dei due anni di pandemia come scusa per scaricare i cosiddetti "Nhs patients", "i pazienti le cui cure vengono pagate dal servizio sanitario nazionale". Lavorare per la sanità pubblica, infatti, è molto più difficile che per i privati perchè il dentista deve essere molto più rapido e visitare fino a trenta pazienti al giorno, con appuntamenti soltanto di dieci minuti, e non può offrire le cure più avanzate che soltanto chi paga può permettersi. Insomma i cosiddetti "dentisti Nhs" devono lavorare il 30% o il 40% più duramente per guadagnare gli stessi soldi di un dentista privato.

Nell'ultimo anno circa duemila dentisti hanno abbandonato il servizio sanitario nazionale e, insieme ad esso, oltre quattro milioni di pazienti. Secondo l'"Association of Dental Groups", una delle più importanti associazioni di categoria, soltanto un terzo di adulti e meno di metà dei bambini inglesi, in questo momento, possono contare su un dentista pagato dal Servizio Sanitario Nazionale. Tre milioni di cittadini britannici soffrono dolori insopportabili, perché sono privi di un dentista, e due milioni devono viaggiare per almeno 65 chilometri per avere un appuntamento. L'estrazione di denti è il motivo più comune per il ricovero di bambini in ospedale in questo momento nel Regno Unito.

I media britannici hanno mostrato immagini di persone costrette a strapparsi i denti da sole, che mangiano pappe per mesi perchè non riescono più a masticare, oppure immobilizzate dal dolore perchè hanno bisogno di otturazioni e nessuno è disposto a farle. La crisi coinvolge anche i bambini molti dei quali non riescono più a masticare il cibo perchè non sono mai stati visitati da un dentista.

Ad essere più colpite sono le zone del nord e dell'est d'Inghilterra, da sempre le più povere.

A porre rimedio, almeno in parte, a questa situazione è la charity britannica "Dentaid" che, di solito, opera nei Paesi del Terzo Mondo. Ha quattro unità mobili che diventeranno presto cinque e girano tutto il Paese anche se le code fuori dai furgoni, dove si trovano dentisti volontari, sono spesso interminabili e molti pazienti non vengono, comunque, visitati.






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