giovedì 30 agosto 2018
Tensione a Qamishli, nella provincia nord-orientale di Hassaké. I guerriglieri hanno anche disperso una protesta sparando colpi in aria. Dissidi per l'introduzione nei programmi della lingua curda
L'ingresso della città curda di Qamishli, nella provincia siriana nord-orientale di Hassaké

L'ingresso della città curda di Qamishli, nella provincia siriana nord-orientale di Hassaké

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Elementi armati delle cosiddette "milizie di autogestione curda" hanno imposto la chiusura di alcuni istituti scolastici che fanno capo alle locali comunità cristiane sire e assire, nella Siria nord-orientale. Il fatto è avvenuto ieri, a Qamishli, nella provincia siriana nord-orientale di Hassaké . Secondo informazioni diffuse da ankawa.com e riportate dall'agenzia Fides, le scuole cristiane sono state chiuse per non aver implementato i nuovi curricula scolastici imposti dalle forze autonomiste curde del cosiddetto "autogoverno autonomo della Regione di Jazira", e che prevedono anche l'insegnamento obbligatorio della lingua curda in tutti gli istituti scolastici. Le milizie autonomiste curde hanno anche disperso con colpi di arma da fuoco una manifestazione di protesta dei genitori degli alunni, che si erano radunati spontaneamente davanti alla chiesa siro-ortodossa di Qamishli dedicata alla Vergine Maria per protestare contro la chiusura delle scuole cristiane.
Una recente disposizione del Partito dell'Unione democratica (PYD, sigla politica curda affiliata al PKK) ha
chiesto a tutte le comunità locali di conformare i programmi delle rispettive scuole ai nuovi programmi scolastici ispirati all'autonomismo curdo. Nei primi giorni di agosto, le forze curde avevano già chiuso una scuola cristiana nella città di Derbiseye, dopo che la dirigenza dell'istituto scolastico si era rifiutata di adottare il curriculum scolastico fondato sull'insegnamento della lingua e della cultura curda.

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