giovedì 17 giugno 2010
L'udienza è fissata per il 30 giugno prossimo davanti alla Grande camera della stessa Corte. In quell'occasione il governo italiano tenterà di ribaltare la sentenza con cui una delle Camere, lo scorso 3 novembre, aveva condannato l'Italia.
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La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato dall'Italia in cui si rivendica il diritto di esporre il crocifisso nelle classi, con ogni probabilità, sarà pronunciata non prima del 2011. L'udienza è fissata per il 30 giugno prossimo davanti alla Grande camera della stessa Corte. In quell'occasione il governo italiano tenterà di ribaltare la sentenza con cui una delle Camere, lo scorso 3 novembre, aveva condannato l'Italia per aver violato il diritto di Soile Lautsi ad educare i suoi figli secondo le sue convinzioni, e quello dei ragazzi alla libertà religiosa.Dopo l'udienza, fa sapere la Corte di Strasburgo, saranno necessari da sei ai dodici mesi, prima che venga resa pubblica la decisione della Grande Camera. In un recente caso tedesco sono trascorsi più di 14 mesi tra l'udienza in Grande Camera e la pubblicazione della sentenza finale.La procedura davanti alla Grande Camera, spiegano ancora fonti della Corte, è lunga perchè le questioni all'esame sono più complesse e anche perchè tutti gli atti vanno tradotti in due lingue, inglese e francese, e i giudici che siedono in Grande Camera devono contemporaneamente svolgere altri compiti. In questo caso specifico, i tempi potrebbero allungarsi anche perchè è stato depositato un elevato numero di "interventi terzi", con una conseguente maggiore mole di documentazione da esaminare.
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