martedì 13 settembre 2022
La decisione fa parte del piano di risparmio della "ville lumière" annunciato dalla sindaca Hidalgo. Iniziative anche nel resto del Paese, a Lille spenti tutti gli edifici pubblici
La torre Eiffel illuminata con i colori della bandiera francese in occasione dell'anniversario della presa della Bastiglia, il 14 luglio 2022

La torre Eiffel illuminata con i colori della bandiera francese in occasione dell'anniversario della presa della Bastiglia, il 14 luglio 2022 - Reuters

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In Francia, la battaglia contro lo spreco energetico non risparmia nemmeno la tour Eiffel. Come riportato dai media locali, la giunta comunale si appresta a ridurre l'illuminazione del monumento più famoso di Parigi di poco più di un'ora, lasciandolo al buio alla chiusura delle porte, alle 23:45. Attualmente la torre, avvolta da 20mila lampade a incandescenza, brilla fino all'una di notte, accompagnando residenti e turisti lungo gran parte delle notti parigine.

«Non è ancora deciso quando entrerà in vigore la misura, ma sarà nel corso dell'autunno», ha confermato il presidente della Sociètè d'exploitation de la tour Eiffel, Jean-Francois Martins. Più che di risparmio vero e proprio - si tratta infatti del 4 per cento sul consumo energetico annuale del monumento - è «questione di dare l'esempio», lanciando un segnale partecipando alla mobilitazione.

Quella riguardante la riduzione dell'illuminazione della "dama di ferro" è solo una delle misure annunciate dalla sindaca Anne Hidalgo per rispondere all'appello lanciato dal presidente Macron a una maggiore «sobrietà energetica». La temperatura dell'acqua delle piscine comunali sarà abbassata e verrà ritardata l'accensione del riscaldamento degli edifici pubblici.

La Francia non è dipendente dal gas russo come i Paesi vicini, ma un numero record di interruzioni dei reattori nucleari attivi nel Paese ha costretto la Francia a importare energia quando sarebbe tipicamente un esportatore, esacerbando la pressione sui mercati. Le misure annunciate mirano a soddisfare l'obiettivo di ridurre il consumo di energia del 10% da parte industria, famiglie e istituzioni municipali voluto da Macron in risposta al taglio alle forniture di gas e all'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia.

La corsa ai risparmi energetici riguarda, dunque, tutta la Francia. Come Parigi, sono tantissime le città che hanno deciso di risparmiare sull'illuminazione pubblica e il riscaldamento dei loro edifici per affrontare il caro bolletta. Una delle misure più significative è stata messa in atto a Lille, la grande città delle Fiandre francesi, nel nord del Paese, che da inizio mese ha spento gli edifici pubblici di notte, fatta eccezione per la celebre Grand' Place e la place de l'Opéra. Tagli che, secondo il comune, consentiranno di risparmiare 170.000 kWh all'anno.

Dall'altra parte del Paese, a Marsiglia, è stata adottata una misura simile, con lo spegnimento delle illuminazioni dei monumenti alle 23:30 (22:30 in inverno), fatta eccezione per la basilica di Notre-Dame-de-la-Garde, simbolo della città. Il comune di Tolone vuole adottare misure simili «il più presto possibile».

Numerose sono le iniziative per abbassare i consumi relativi agli impianti di riscaldamento. Sempre a Lille, in due musei, i termosifoni verranno abbassati da 20 a 18 gradi. Riduzione equivalente anche nelle piscine municipali e taglio di due ore di riscaldamento in palestra. Lione ha dato ordine di limitare a 19 gradi il riscaldamento dei suoi edifici per far fronte a una bolletta complessiva che secondo le stime passerà da 55 a 100 milioni di euro per il 2023.

Dopo l'appello del presidente Emmanuel Macron alla "sobrietà energetica" per far fronte agli effetti della guerra in Ucraina, annunci simili si moltiplicheranno in tutto il Paese nei prossimi giorni e settimane.

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