giovedì 20 marzo 2014
​Merkel: «Al momento il G8 non esiste». E il Parlamento di Kiev annuncia una lotta di «liberazione». Ki-Moon da Putin propone osservatori Onu.
Il dilemma di tatari e ucraini
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I leader dell'Ue sono riuniti a Bruxelles e si apprestano a varare nuove sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina. Stessa decisione è stata annunciata dal presidente americano Barack Obama in un discorso alla Casa Bianca. Intanto il Parlamento di Kiev ha ribadito che l'Ucraina è pronta a battersi per la Crimea. Bruxelles verso nuove sanzioniParlando al Bundestag, il Parlamento tedesco, la cancelliera Angela Merkel ha anticipato che molto probabilmente sarà estesa la lista delle personalità russe destinatarie delle sanzioni, e che a Bruxelles si discuteranno anche misure economiche. Inoltre, il risultato delle tensioni con la Russia è che "al momento il G8 non esiste", ha aggiunto Merkel riferendosi al gruppo degli Otto grandi di cui Mosca fa parte dalla metà degli anni '90. Annullato anche il summit Ue-Russia previsto per giugno. "C'è una sospensione dei rapporti politici e il vertice non può avvenire in queste condizioni", ha dichiarato al suo arrivo a Bruxelles il presidente francese François Hollande.Obama: sanzioni su settori dell'economia"Siamo profondamente preoccupati per la situazione in Ucraina. Abbiamo visto un referendum illegale in Crimea, una mossa illegittima della Russia per annettere la Crimea" afferma Obama, sottolineando che gli Stati Uniti si "muovono per imporre ulteriori costi alla Russia. Sulla base dell'ordine esecutivo che ho firmato - ha aggiunto - per rispondere all'iniziale intervento della Russia in Ucraina, imponiamo sanzioni su ulteriori funzionari del governo russo" ma anche su "altri individui con risorse e influenza sostanziale che offrono appoggio alla leadership russa". "La Russia ha ancora un canalediplomatico - ha osservato -, può ancora tornare indietro e cercare soluzione pacifica e diplomatica", ha aggiunto; ma il sostegno americano agli alleati della Nato è "irremovibile" e anzi gli Usa rafforzeranno  "i legami di difesa a livello della Nato e a livello energetico con i nostri partner".Kiev, il Parlamento annuncia lotta di liberazioneL'esercito di Kiev è pronto a rispondere se le truppe russe tentassero di annetersi le regioni orientali ucraine russofone così come ha gia fatto con la Crimea a sud. Lo ha dichiarato il premier ArseniyYatseniyuk. Intanto il Parlamento ucraino ha approvato, su iniziativa del presidente a interim Olexander Turchinov, una risoluzione in cui Kiev si impegna a continuare la lotta per la "liberazione" della Crimea. Il testo è stato approvato con 274 voti a favore sui 303 deputati della Rada. E a Ginevra il rappresentante di Kiev presso il Consiglio dei diritti umani dell'Onu, Yurii Klymenko, ha avvertito che ci sono "indicazioni secondo cui la Russia potrebbe preparare un intervento militare in piena regola nell'est e nel sud dell'Ucraina", la parte russofona del Paese.La proposta di Ki-Moon: osservatori Onu in CrimeaDopo un incontro con Vladimir Putin al Cremlino, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon ha invitato a non alzare ulteriormente i toni. "Ho spiegato che tutte le parti dovrebbero astenersi da azioni provocatorie in un quadro già fragile e teso - ha detto - Siamo a un bivio" e "la Storia ci giudicherà". Ki-Moon ha proposto il dispiegamento di osservatori Onu nella penisola della Crimea.Rilasciato l'ammiraglio ucrainoIntanto in Crimea è stato rilasciato il comandante delle Marina ucraina, ammiraglio Serhiy Gaiduk, catturato mercoledì dopo che aveva negoziato l'abbandono della struttura con il capo della Flotta russa del Mar Nero, ammiraglio Alexander Vitko. Gaiduk è stato liberato insieme ad altre sette persone nei pressi di un posto di controllo a Chongar, prossimo all'Ucraina continentale.
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