giovedì 10 agosto 2017
Il Giappone si schiera a difesa dell'isola statunitense sede di un'importante base militare nel Pacifico: «Le provocazioni del regime non saranno tollerate»
Kim minaccia Guam: «Pronti quattro missili»
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Quattro missili a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire gli asset strategici di Marina e Aeronautica americane installati a Guam, un'isola sotto il controllo Usa sede di un'importante base militare nel Pacifico. La Corea del Nord ribadisce ancora una volta l'intenzione di colpire l'avamposto Usa. Il piano riassunto dal generale Kim Rak-gyom, a capo dell'unità balistica speciale, prevede il lancio in contemporanea delle testate e arriverà a completa definizione per metà agosto, con la possibilità di un'esecuzione in ogni momento su ordine del leader Kim Jong-un.

La mossa è finalizzata a «interdire le forze nemiche sulle maggiori basi militari di Guam e mandare un avvertimento cruciale agli Stati Uniti», in risposta al messaggio di «fuoco e furia» inviato dal presidente Donald Trump a seguito delle minacce nucleari e balistiche verso Washington. «Un dialogo sano non è possibile con una tale persona priva di ragione e solo una forza assoluta può funzionare con lui» ha commentato lo stesso generale nordcoreano».

Le provocazioni del regime però non sono piaciute al Giappone che questa mattina ha risposto a tono alle minacce: «Chiediamo con forza alla Corea del Nord di prendere sul serio i ripetuti avvertimenti della comunità internazionale, di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e di astenersi da ulteriori provocazioni» ha ammonito questa mattina il portavoce del governo di Tokyo, Yoshihide Suga.


«Le azioni della Corea del Nord sono un'evidente provocazione nei confronti della regione, che comprende il Giappone, ma anche per la sicurezza della comunità internazionale - ha aggiunto - noi non potremo mai tollerarlo». Alla domanda circa il possibile dispiegamento di sistemi di difesa missilistica, il portavoce ha risposto: «L'esercito adotta le misure necessarie, ma non voglio dare dettagli». Suga ha quindi insistito sul fatto che Giappone e Stati Uniti sono «in stretta consultazione» riguardo alla minaccia posta da Pyongyang. E il prossimo 17 agosto il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, e il capo del Pentagono, James Mattis, riceveranno a Washington i loro omologhi giapponesi, Taro Kono e Itsunori Onodera.

A garantire sulla capacità giapponese di intercettare e neutralizzare i missili di Kim diretti conto Guam è stato il neo ministro della Difesa Itsunori Onodera, che ha ribadito in parlamento come Tokyo sia pronta a colpire i vettori in caso di un eventuale attacco.

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