martedì 2 giugno 2020
I vescovi brasiliani partecipano alla "Marcia per la vita" del 9 giugno che si terrà virtualmente in tutto il Paese per sollecitare le coscienze di fronte al dilagare del coronavirus
Analisi per Covid-19 nell'area rurale di Bela Vista do Jaraqui, vicino a Manaus, in Amazzonia

Analisi per Covid-19 nell'area rurale di Bela Vista do Jaraqui, vicino a Manaus, in Amazzonia - Reuters

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Sono ormai 30mila le vittime di Covid-19 in Brasile, uno dei Paesi al mondo più duramente colpiti dalla pandemia. Il numero delle vittime si è quasi quintuplicato in un mese: il primo maggio erano 6.329. I nuovi contagi sono 12.247, per un totale di 526.447.

Per sollecitare le coscienze di fronte a quest'emergenza non solo sanitaria, i vescovi brasiliani hanno annunciato la loro adesione alla "Marcia virtuale per la vita" che si terrà in tutto il Paese il 9 giugno con l'obiettivo di "proporre azioni efficaci e una risposta concreta alla pandemia da coronavirus".

Composto da diversi enti - Conferenza episcopale (Cnbb), Ordine degli avvocati, Associazione della stampa, Accademia delle scienze e approvato da altri cento organismi - il "Fronte per la vita" sottolinea "la necessità di una stretta collaborazione tra la società civile e la classe politica, tra gli agenti economici, i ricercatori e gli imprenditori negli sforzi congiunti per una risposta al Covid-19", perché "l'aggravarsi della crisi sanitaria ed economica evidenzia che solo un ampio dialogo può portare alla risoluzione dei divari tuttora presenti e alla mitigazione di diverse vulnerabilità emerse a causa della pandemia".

Nuove tombe nel cimitero di Sao Francisco Xavier a Rio de Janeiro

Nuove tombe nel cimitero di Sao Francisco Xavier a Rio de Janeiro - Reuters

La situazione del Brasile, e in particolare della regione amazzonica dove le popolazioni indigene vivono ai margini della società spesso in condizioni di estrema indigenza, è ben presente a papa Francesco, che oggi su Twitter scrive: "Invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Prego per i più poveri di quella cara Regione e del mondo, e faccio appello affinché a nessuno manchi l'assistenza sanitaria".

Già domenica scorsa, al termine del Regina Coeli, il Papa aveva ricordato l'Amazzonia con queste parole: "Sette mesi fa si concludeva il Sinodo Amazzonico; oggi, festa di Pentecoste, invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Tanti sono i contagiati e i defunti, anche tra i popoli indigeni, particolarmente vulnerabili. Per intercessione di Maria, Madre dell'Amazzonia, prego per i più poveri e i più indifesi di quella cara Regione, ma anche per quelli di tutto il mondo, e faccio appello affinché non manchi a nessuno l'assistenza sanitaria".

Un ambulatorio medico a Bela Vista do Jaraqui, vicino a Manaus

Un ambulatorio medico a Bela Vista do Jaraqui, vicino a Manaus - Reuters

In questo video il grazie del cardinale Claudio Hummes, presidente della Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), a nome della Chiesa e dei popoli dell'Amazzonia, a papa Francesco per le parole dedicate alla regione al termine del Regina Coeli di domenica.

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