martedì 28 settembre 2010
Kim Jong-il ha conferito oggi il primo titolo ufficiale al figlio più piccolo, destando l'interesse degli analisti secondo cui la decisione è il primo passo verso la successione dinastica. Il terzogenito Kim Jong-un, di 27-28 anni, è stato nominato generale ed è destinato a raccogliere la guida del regime.
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Il leader malato della Corea del Nord Kim Jong-il ha conferito oggi il primo titolo ufficiale al figlio più piccolo, destando l'interesse degli analisti secondo cui la decisione è il primo passo verso la successione dinastica. I media statali hanno menzionato Kim Jong-un per la prima volta, non identificandolo però come il figlio dell'attuale capo, a poche ore dall'inizio di un raro incontro di partito per l'elezione del leader supremo.«Come aspettato, la transizione dinastica sta diventando pubblica. Finora, stanno seguendo lo stesso percorso che abbiamo visto negli anni 70 quando Kim Jong-il è diventato il nuovo Caro Leader», ha detto Andrei Lankov dell'università di Kookmin, aggiungendo «la differenza è che questa volta sta succedendo tutto con molta fretta».Kim-Jong-il ha nominato un totale di 39 generali, di cui sei con "quattro stelle", tra cui la sorella Kim Kyoung-hui, 64 anni, e appunto il terzogenito Kim Jong-un, di 27-28 anni, destinato a raccogliere la guida del regime.La direttiva numero 0051, diffusa in piena notte a poche ore dall'avvio del congresso del partito dei Lavoratori del Nord, è stata uno strumento per aprire la strada a Kim Jong-un e a forgiare legami più stretti con la classe di vertice.La Kcna, l'agenzia ufficiale, ha riferito che Kim Jong-il «crede fermamente che i militari dell'Esercito popolare di Corea continueranno a sostenere la leadership del partito e a completare la spinta rivoluzionario iniziata nel monte Paekdu», che simboleggia la dinastia del «caro leader».In un altro dispaccio, la Kcna, ha annunciato che Ri Yong-ho, capo di Stato maggiore generale dell'esercito, è stato promosso al grado di vice maresciallo, in una mossa ritenuta come una sorta di "benevolenza" verso l'elite militare, il cui sostegno è fondamentale per il consolidamento della leadership di Kim Jong-un, educato in Svizzera durante la sua adolescenza e si ritiene assomigli al padre per aspetto e personalità.
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