venerdì 11 agosto 2017
Trump: «Se Kim attacca Guam, succederanno cose mai viste». E il regime risponde: «Gli Usa pagheranno un prezzo molto alto per le sanzioni e le provocazioni»
Pyongyang e Washington: continua la guerra delle minacce
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Nonostante il segretario alla Difesa Usa, Jim Mattis, abbia avvertito che una guerra con la Corea del Nord sarebbe «catastrofica» auspicando una soluzione diplomatica, Donald Trump rincara la dose sostenendo che la Corea del Nord dovrebbe esserre «molto, molto nervosa» se pensasse di attaccare l'America: «Kim Jong Un ha mancato di rispetto al nostro Paese e ha detto cose tremende - ha ammonito il presidente -. Ma con me non la passa liscia. L'hanno passata liscia per molto tempo, lui e la sua famiglia. Con me non sarà più così. Vediamo cosa farà con Guam». Poi una minaccia ancora più esplicita: se Pyongyang atteccherà, «in Corea del Nord succederanno cose che nessuno ha mai visto».

Dal canto suo il regime di Pyongyang ha affidato la replica al quotidiano ufficiale del Partito dei lavoratori coreani - l'organo
principale del regime di Kim Jong Un - promettendo che gli Usa pagheranno un prezzo molto caro per le sanzioni decise nel
Consiglio di sicurezza Onu e le provocazioni militari. «È una tragedia che i comportamenti spietati e isterici (dell'amministrazione Usa) possano ridurre gli Stati Uniti in polvere in ogni momento», si legge nelle dichiarazioni riprese da KCNA Watch. Il giornale precisa inoltre che l'America non deve pensare di essere al di fuori della gittata dei missili nordcoreani.

E' volontà della Corea - conclude poi l'organo di regime - all'indomani del successo nel secondo lancio di test del missile balistico Hwasong-14, di porre termine alle mosse ostili degli Usa che hanno imposto disgrazie e sofferenze al popolo coreano per mezzo secolo, e assicurarsi la vittoria finale nella lotta all'imperialismo e agli Stati uniti».


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