giovedì 27 gennaio 2011
Con 125 voti favorevoli e solo 22 contrari i 147 parlamentari presenti in aula hanno approvato la raccomandazione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa sulle violenze contro i cristiani in Medio Oriente scritta dal parlamentare Udc italiano Luca Volontè, presidente del gruppo Ppe a Strasburgo. La delegazione turca ha votato compatta contro il rapporto.
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Con 125 voti favorevoli e solo 22 contrari i 147 parlamentari presenti in aula hanno approvato la raccomandazione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa sulle violenze crontro i cristiani in Medio Oriente scritta dal parlamentare Udc italiano Luca Volontè, presidente del gruppo Ppe a Strasburgo. La delegazione turca al Consiglio d'Europa ha votato compatta contro il rapporto dell'on. Luca Volontè (Udc): degli undici membri della delegazione turca presenti questa mattina in aula (uno solo assente), 7 hanno votato contro il testo di raccomandazione mentre gli altri 4 si sono astenuti. Altri due voti contrari al documento sono venuti dal parlamentare azero Fazil Mustafa (Alde) e dal parlamentare svizzero Andreas Gross, presidente dei socialisti all'Assemblea parlamentare.Tra gli astenuti, in tutto 13, oltre ai 4 parlamentari turchi figurano tre parlamentari azeri, il parlamentare svizzero Dick Marty, e poi singoli parlamentari provenienti da Russia, Islanda, Danimarca, Paesi Bassi e Belgio. Di questi ultimi nessuno appartiene al Partito popolare, che - fatta eccezione per i parlamentari turchi e quelli azeri - ha votato compatto a favore del rapporto."Soddisfazione" per il voto è stata espressa dal presidente dell'UDC Rocco Buttiglione. "Cominciamo a passare dalle parole ai fatti. Come abbiamo ripetuto in questi giorni - ha detto Buttiglione -, è una priorità dei Paesi europei tutelare concretamente i diritti delle minoranze e la libertà religiosa nel mondo, in particolare nelle aree mediorientali a partire dalla difficile situazione delle comunità cristiane. Grazie all'impegno dei deputati del Partito Popolare europeo anche il Consiglio d'Europa ha preso atto della centralità di questo problema impegnando i Paesi membri ad agire concretamente".
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