sabato 18 agosto 2012
​Pistole vietate anche a eventi e partite. La Corte suprema nega il bando totale e l'ateneo applica il diritto civile per imporre limiti.
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Gli studenti dell’Università del Colorado che vorranno tenere con sè le proprie armi dovranno occupare dormitori separati. La decisione presa dall’ateneo americano è scaturita dalla necessità di trovare un equilibrio tra il diritto a portare armi sancito dalla legge e la salvaguardia della sicurezza pubblica. La scelta, però, sta già suscitando un acceso dibattito. In risposta alla serie di episodi di violenza che negli ultimi anni hanno colpito varie scuole americane, l’università in questione aveva messo al bando ogni tipo di arma nei suoi campus. Lo scorso marzo, però, la Corte suprema dello Stato aveva stabilito che l’istituto non poteva imporre il divieto, al di fuori della sua giurisdizione. In Colorado, infatti, chi ha più di 21 anni può ottenere il permesso a portare con se armi «in tutte le aree dello Stato», ad esclusione di alcuni edifici federali e di scuole elementari e medie inferiori. Certo, oltre il 95 per cento degli studenti dell’Università del Colorado sono minorenni. Probabilmente sono meno di un centinaio – tra coloro che partecipano a master o dottorati di ricerca – gli studenti che si avvalgono del diritto sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana. L’istituzione, però, non intende correre rischi. Tra i suoi ex studenti si conta infatti James Holmes, il giovane che il 20 luglio scorso ha aperto il fuoco in un multi-sala nei sobborghi di Denver durante l’ultimo film di Batman, uccidendo 12 persone e ferendone altre 58.A partire dal questo anno accademico, in un’area lontana da quello centrale, sarà sistemato un dormitorio apposito per chi vuole essere armato. Le pistole, in ogni caso, dovranno essere tenute sotto chiave quando «non in uso» e non saranno permesse durante eventi culturali o sportivi. Per applicare tali limitazioni, l’istituto cercherà di utilizzare regole di diritto civile: le zone separate saranno inserite nel contratto abitativo nel caso del dormitorio. È, però, molto probabile che l’Università venga rispondere di possibile discriminazione. L’organizzazione Mountain States Legal Foundation – il gruppo di difesa di diritti civili che aveva portato l’università in tribunale per aver messo al bando le armi – sta già esaminando il linguaggio del nuovo regolamento in cerca di un appiglio legale. Secondo un sondaggio del Public Religion Center Research Institute, negli Stati Uniti, ben il 68 per cento degli americani è a favore del diritto a portare armi e appena poco più della maggioranza (il 52 per cento) sarebbe a favore di un controllo più severo. Ben il 77% degli intervistati è però contrario a permettere le pistole nelle università.​
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