lunedì 14 dicembre 2009
Il candidato della destra, l'imprenditore miliardario Sebastian Pinera, ha vinto il primo turno delle presidenziali di ieri in Cile, distaccando di oltre 10 punti percentuali il rappresentante della Concertacion (centro-sinistra, al potere), il democristiano Eduardo Frei. 
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Il candidato della destra, l'imprenditore miliardario Sebastian Pinera, ha vinto il primo turno delle presidenziali di ieri in Cile, distaccando di oltre 10 punti percentuali il rappresentante della Concertacion (centro-sinistra, al potere), il democristiano Eduardo Frei.  E' quanto indicano i primi risultati ufficiali e le prime proiezioni rese note dai media di Santiago, ricordando che il nome del prossimo presidente del paese uscirà quindi dal ballottaggio Pinera-Frei, in programma per il 17 gennaio. Secondo i primi risultati ufficiali (con poco più del 12 percento delle schede scrutinate), Pinera è al 44,7 pc dei consensi mentre Frei ha il 32,08, con il candidato indipendente Marco Enriquez-Ominami al 17,8 per cento. Le proiezioni danno Pinera, leader della conservatrice Coalicion por el cambio, attorno al 44,4%, a fronte del 29,2% di Frei, del 20,6% ottenuto di Marco Enriquez-Ominami, e del 6,1% del rappresentante della sinistra extraparlamentare, Jorge Arrate. Questi dati rispecchiano di fatto i sondaggi degli ultimi ultimi giorni. Il chiaro vincitore di questo primo turno è quindi Pinera, che ha battuto in modo netto il candidato della Concertacion, la coalizione tra socialisti e democristiani al potere nel paese  dal 1990. Sarà pertanto il ballottaggio fra più di un mese a  decidere se sarà Pinera (60 anni) oppure Frei (67) a sostituire al palazzo della Moneda la socialista Michelle Bachelet, che lascerà il potere all'apice della popolarità e che in base alle norme vigenti non poteva ricandidarsi. "Andiamo ad un ballottaggio che sarà una lotta voto a voto, una consultazione molto competitiva. La candidatura di Frei deve ora diventare quella della casa comune del progressismo. Il Cile dovrà scegliere se svoltare a destra, o proseguire nella strada del progresso, come abbiamo fatto con la Concertacion in questi ultimi anni", ha commentato il ministro alla presidenza, Josè  Antonio Viera Gallo, ricordando che "di fatto, dopo la votazione di oggi, uno su ogni quattro elettori è rimasto senzacandidato". Mentre Pinera può festeggiare, per Frei le prossime settimane saranno molto impegnative. L'ex presidente cileno (hagovernato tra il 1994 e il 2000) ha infatti un distacco notevole (15 punti) nei confronti di Pinera e dovrà d'altra parte affrontare una missione non impossibile, ma certamente difficile: cercare di 'sedurrè gli elettori sia di Arrate sia di Enriquez-Ominami, il 36/enne ex parlamentare socialista che in questo suo primo debutto alle presidenziali ha ottenuto un ottimo risultato. Qualche mese fanon veniva neppure preso in considerazione dai rivali, oggi ha avuto circa il 20% delle preferenze.Al di là di quello che sarà il risultato finale, questo primo turno delle presidenziali ha confermato che per il Cile è finita un'epoca, l'era cioè della Concertacion al potere, che ha saputo gestire con successo la transizione dagli anni del regime di Pinochet alla democrazia.
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