domenica 31 gennaio 2010
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Del tutto inatteso – e frutto di una disputa tra autorità federali e locali – è giunto ieri lo stop all’evacuazione in Florida degli haitiani feriti gravemente dal sisma del 12 gennaio. È stato il governatore della Florida, il repubblicano Charlie Crist, a chiedere formalmente che il governo federale di Washington si faccia carico di una parte dei costi sostenuti per assistere più di 500 haitiani. Il risultato è stata la sospensione dei voli decisa dall’esercito e l’inizio di un vero e proprio scaricabarile sulla responsabilità di tale provvedimento. Le organizzazioni umanitarie temono ora che questa sospensione possa avere un alto prezzo in termini di vite umane. «La gente sta morendo ad Haiti perché non può essere portata fuori», ha denunciato il dottor Barth Green del progetto Medishare for Haiti. Intanto – mentre il commissario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, ammonisce «guai a spegnere i riflettori su Haiti» – un gruppo di 112 haitiani è stato intercettato nelle acque delle isole Turks e Caicos. I profughi sono ospitati attualmente in un complesso sportivo locale. La settimana scorsa le Turks e Caicos hanno sospeso il rimpatrio degli haitiani immigrati illegalmente sul loro territorio. Una decisione che potrebbe però incrementare il flusso di profughi haitiani verso le loro coste. Frattanto hanno suscitato molte polemiche ieri le foto pubblicate su Facebook da alcuni medici portoricani accorsi ad Haiti dopo il terremoto. I medici sono ripresi in posa con il camice verde e le mitragliatrici o mentre bevono whisky durante un’amputazione. Immediata è scattata la rivolta degli utenti di Facebook e il dipartimento della Sanità di Porto Rico ha deciso di aprire un’inchiesta. Per quanto riguarda l’impegno italiano, mentre è atteso per oggi l’arrivo ad Haiti della portaerei Cavour, è stato reso noto che saranno le Regioni a progettare e costruire le tendopoli che la nostra Protezione Civile realizzerà sull’isola. Le prime squadre di tecnici e volontari (circa venti persone) partiranno mercoledì. Alla Regione Friuli Venezia Giulia il compito di coordinare la disponibilità di tutte le Regioni e delle Province autonome per l’invio delle prime squadre.
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