martedì 12 gennaio 2010
Basta con gli «intrecci capitalistici», con troppe invidie e denaro: il presidente venezuelano indica Cuba come modello da imitare e dopo le docce «socialiste» (appena 3 minuti, per non sprecare troppa acqua), ora vuole cambiare anche le soap.
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Dopo le docce socialiste (appena 3 minuti, per non sprecare troppa acqua), Hugo Chavez propone telenovele con la stessa ispirazione ideologica. Anche i melodrammi televisivi tanto amati dagli spettatori venezuelani dovrebbero trasmettere «valori sociali e rivoluzionari», ha detto il presidente, invitando registi e sceneggiatori a realizzare telenovelas «diverse da quelle capitaliste». Come accade nel resto dell’America latina, anche le soap opera venezuelane sono scenario di complessi intrecci amorosi, fra invidie, veleni, potere e denaro. A Chavez, però, piacciono le telenovele cubane: nei suoi frequenti viaggi all’Avana ha visto diversi esempi di melodrammi con «contenuto sociale». L’esempio da seguire ancora una volta è l’isola comunista. Chavez ha ammesso di essere diventato un grande appassionato di telenovele in carcere, nel 1992, quando venne arrestato per aver partecipato ad un tentativo di golpe. Durante il fine settimana, mentre il presidente reclamava una tv più socialista, i venezuelani si mettevano in coda davanti ai centri commerciali per acquistare elettrodomestici e televisori. L’annuncio della svalutazione monetaria ha provocato le prime file in Venezuela. Ieri è entrato in vigore il nuovo cambio: 2,6 bolivar per dollaro (per acquistare beni di prima necessità), al posto dei 2,15 bolivar degli ultimi quattro anni. Ma per il settore automobilistico, per il commercio, il tessile, le bevande o le telecomunicazioni, il cambio sarà di 4,3 bolivar per dollaro. Il Venezuela- che ha terminato il 2009 con un’inflazione superiore al 25% - vorrebbe «frenare le importazioni non necessarie».
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