venerdì 1 ottobre 2021
Irmgard Furchner doveva presentarsi in tribunale, ma è scappata con il taxi dalla casa di riposo. Tra il 1943 e il 1945 lavrò come dattilografa del direttore del campo di concentramento
L'avvocato di Irmgard Furchner parla alla stampa nel tribunale di Itzehoe

L'avvocato di Irmgard Furchner parla alla stampa nel tribunale di Itzehoe - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

A 96 anni fugge dal processo dove rischia la condanna per complicità nell’Olocausto. E alla fine viene ripresa. Irmgard Furchner da mesi sapeva che ieri si sarebbe dovuta presentare davanti al tribunale di Itzehoe, non lontano da Amburgo, nel nord della Germania dove l’anziana vive in una casa di riposo. Ma la 96enne non ha risposto alla convocazione e si è data alla fuga con un taxi. A quel punto, il giudice Dominik Gross ha emesso un mandato d’arresto nei confronti della 96enne.

Poco dopo le autorità l’hanno rintracciata e arrestata. Al processo la attendevano circa 50 giornalisti e 12 rappresentanti delle 30 persone costituitesi parte civile, tra cui alcuni sopravvissuti del campo di concentramento di Stutthof, in Polonia. Furchner venne assunta all’età di 18 anni. E come segretaria e dattilografa, tra il 1943 e 1945, lavorò per il direttore del lager. Paul Werner Hoppe. È accusata di favoreggiamento nel massacro di 11.412 persone, per altri 18 casi è accusata di favoreggiamento in tentato omicidio .

Si tratta della prima donna da decenni ad essere processata per crimini connessi al regime nazista. Secondo la tv pubblica Ard, Furchner è stata sentita più volte come testimone e aveva ammesso che nel corso del periodo trascorso nel campo tutti i giorni prendeva nota di quanto le dettava Hoppe, ma ha sempre sostenuto che ignorava i massacri avvenuti a pochi metri dal suo ufficio. Il caso a suo carico è stato aperto nel 2016 e si avvale di testimonianze giunte dagli Stati Uniti e Israele.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: