giovedì 7 settembre 2017
La risposta della rete delle Chiese si sta articolando intorno a due linee di intervento principali: da un lato la fornitura di acqua potabile, medicinali e dall’altro la distribuzione di cibo
Le devastazioni dopo il passaggio dell'uragano Irma a St. Maarten (Ansa)

Le devastazioni dopo il passaggio dell'uragano Irma a St. Maarten (Ansa)

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Si muove la macchina dei soccorsi. Caritas Internationalis ha compito ieri una video-conferenza con i rappresentanti di alcune Caritas della zona. Oltre ai fortissimi venti, sono previste alluvioni nelle regioni Nord, Nord-Est e Nord-Ovest di Haiti e la costa Nord della Repubblica Dominicana. Il numero delle persone colpite, secondo le previsioni, potrebbe salire a decine di milioni tra le isole caraibiche - in particolare Haiti, Repubblica Dominicana e Cuba - e Stati Uniti.

La Chiesa, attraverso le Caritas nazionali, diocesane e parrocchiali, sta predisponendo piani diocesani con l’attivazione di gruppi di emergenza, l’organizzazione di volontari e operatori pastorali, l’apertura di centri di accoglienza. In particolare la risposta della rete Caritas si sta articolando intorno a due linee di intervento principali: da un lato la fornitura di acqua potabile, prodotti per l’igiene, medicinali e dall’altro la distribuzione di aiuti alimentari.

Caritas Italiana è attiva da anni in tutta la regione,in particolare ad Haiti, dove, dopo il terremoto del 2010, sono stati finanziati 205 progetti di solidarietà, per un importo di quasi 24 milioni di euro. In occasione di questa nuova emergenza ha espresso vicinanza alle Caritas locali, con cui è in costante contatto, ed è pronta a sostenere gli interventi in favore delle popolazioni colpite.

Per avere informazioni su come aiutare, si può consultare il sito di Caritas Italiana: www.caritas.it

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