martedì 5 dicembre 2023
"Il sistema rimane fortemente centralizzato e il potere decisionale resta nelle mani del Nord del mondo”. Ancora esile il sistema dei controlli sul flusso dei fondi alle Ong locali
Manifestazione contro la fame in Argentina

Manifestazione contro la fame in Argentina - Reuters

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“Nel 2016, durante il vertice umanitario mondiale di Istanbul, è stato lanciato il Grand Bargain (il “grande patto”), che prevedeva l’impegno da parte dei più importanti donatori umanitari globali a destinare il 25% degli aiuti umanitari internazionali direttamente alle organizzazioni locali. Ma sette anni dopo, nel 2022, si stima che solo l’1,2% degli aiuti sia stato effettivamente distribuito in questo modo. Il sistema di aiuti umanitari rimane fortemente centralizzato e il potere decisionale resta nelle mani del Nord del mondo”. Lo si legge nel rapporto di Caritas Europa intitolato “Promesse non mantenute. Affrontare il divario tra gli impegni e la pratica nell’azione umanitaria a livello locale”. Tra i principali donatori umanitari governativi, solo tre monitorano il flusso diretto dei loro fondi alle Ong locali e solo uno raggiunge l’obiettivo di destinare loro il 25% dei finanziamenti.

“Promesse non mantenute” presenta in particolare un indice riferito a 20 principali donatori governativi, agenzie delle Nazioni Unite e Ong internazionali in base alla qualità del loro impegno nel decentrare il sistema di aiuti umanitari. Monsignor Michael Landau, presidente di Caritas Europa, ha spiegato al Sir: “Gli operatori umanitari e i volontari locali sono presenti prima, durante e dopo le crisi. Trasferire loro risorse non è solo economicamente vantaggioso; è una questione seria per dimostrare i valori di autodeterminazione, sussidiarietà e giustizia”.
“Nessuno di questi donatori – si legge ancora nel rapporto -, ad eccezione della Francia raggiunge l‘obiettivo di destinare almeno il 25% dei finanziamenti direttamente agli attori locali”. “Solo un donatore ha una politica che consente alle organizzazioni locali di ricevere finanziamenti per i costi operativi (rispetto ai costi specifici di un progetto)”. “Solo un donatore – specifica Caritas Europa – ha una politica specifica sul rafforzamento delle capacità delle organizzazioni locali”. Secondo il rapporto "le organizzazioni umanitarie internazionali hanno compiuto progressi limitati per quanto riguarda il sostegno all‘azione umanitaria condotta a livello locale e il rispetto degli impegni assunti. Pertanto, è necessario che esse intensifichino il loro impegno per facilitare un cambiamento nel sistema umanitario globale, per renderlo più giusto, efficiente ed efficace".

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