Manifestazione contro la fame in Argentina - Reuters
“Nel 2016, durante il vertice umanitario mondiale di Istanbul, è stato lanciato il Grand Bargain (il “grande patto”), che prevedeva l’impegno da parte dei più importanti donatori umanitari globali a destinare il 25% degli aiuti umanitari internazionali direttamente alle organizzazioni locali. Ma sette anni dopo, nel 2022, si stima che solo l’1,2% degli aiuti sia stato effettivamente distribuito in questo modo. Il sistema di aiuti umanitari rimane fortemente centralizzato e il potere decisionale resta nelle mani del Nord del mondo”. Lo si legge nel rapporto di Caritas Europa intitolato “Promesse non mantenute. Affrontare il divario tra gli impegni e la pratica nell’azione umanitaria a livello locale”. Tra i principali donatori umanitari governativi, solo tre monitorano il flusso diretto dei loro fondi alle Ong locali e solo uno raggiunge l’obiettivo di destinare loro il 25% dei finanziamenti.
“Promesse non mantenute” presenta in particolare un indice riferito a 20 principali donatori governativi, agenzie delle Nazioni Unite e Ong internazionali in base alla qualità del loro impegno nel decentrare il sistema di aiuti umanitari. Monsignor Michael Landau, presidente di Caritas Europa, ha spiegato al Sir: “Gli operatori umanitari e i volontari locali sono presenti prima, durante e dopo le crisi. Trasferire loro risorse non è solo economicamente vantaggioso; è una questione seria per dimostrare i valori di autodeterminazione, sussidiarietà e giustizia”.
“Nessuno di questi donatori – si legge ancora nel rapporto -, ad eccezione della Francia raggiunge l‘obiettivo di destinare almeno il 25% dei finanziamenti direttamente agli attori locali”. “Solo un donatore ha una politica che consente alle organizzazioni locali di ricevere finanziamenti per i costi operativi (rispetto ai costi specifici di un progetto)”. “Solo un donatore – specifica Caritas Europa – ha una politica specifica sul rafforzamento delle capacità delle organizzazioni locali”. Secondo il rapporto "le organizzazioni umanitarie internazionali hanno compiuto progressi limitati per quanto riguarda il sostegno all‘azione umanitaria condotta a livello locale e il rispetto degli impegni assunti. Pertanto, è necessario che esse intensifichino il loro impegno per facilitare un cambiamento nel sistema umanitario globale, per renderlo più giusto, efficiente ed efficace".