mercoledì 20 luglio 2011
Il primo ministro britannico interviene in parlamento sull "tabloid gate" provocato dalle intercettazioni. «La gente non si fida più e vuole che si metta fine alle pratiche illegali. Coulson? Innocente fino a prova contraria».
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"Un torrente di rivelazioni nelle ultime settimane hanno incrinato la fiducia nei media, nella polizia e la politica". Lo ha ammesso il primo ministro britannico David Cameron ai Comuni riuniti in seduta straordinaria sulla bufera delle intercettazioni illegali compiute dal News of the World, il tabloid chiuso da Murdoch proprio dopo l'emergere della vicenda. Lo scandalo, ha sottolineato Cameron, ha scosso l'opinione pubblica. "La gente vuole che agiamo dalla parte delle vittime e che il governo metta fine alle pratiche illegali, che indaghi sui problemi della polizia e stabilisca una migliore relazione tra media e politici". L'inchiesta riguarderà non solo la carta stampata ma anche la tv.Cameron, sfiorato dal "tabloid gate" con l'arresto del suo ex portavoce Coulson, che in passato lavorò per il "News of the World", si è difeso così: "Sono stato il primo ministro a pubblicare la lista dei contatti tra Downing Street e i media perchè voglio completa trasparenza". Poi ha difeso Coulson, secondo lui innocente fino a prova contraria. "Sarò all'antica ma ci credo ancora". Anche se poi ha ammesso che forse non fu una buona idea assumerlo come portavoce.
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