martedì 14 luglio 2009
L'ex premier polacco, membro del Partito popolare europeo, è stato eletto con 555 voti anche con l'appoggio del gruppo socialista, che tra due anni eleggerà Schulz alla guida dell'assemblea di Strasburgo.
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L'ex premier polacco, Jerzy Buzek (Ppe), è il nuovo Presidente del Parlamento europeo. Nel corso della sessione inaugurale a Strasburgo, i deputati europei si sono espressi a larghissima maggioranza per l'elezione di Buzek. Buzek succede così al Presidente uscente, il tedesco Hans-Gert Poettering, che oggi ha aperto i lavori a Strasburgo. Buzek di fatto non ha avuto sfidanti, dopo il ritiro dell'italiano Mario Mauro, nessuna chance per l'unica candidata della sinistra radicale, la svedese Eva-BrittSvensson.Buzek è stato eletto con 555 voti su una maggioranza richiesta di 323. I voti validi sono stati 644 su un totale di 713 votanti. Le schede bianche o nulle 69. La vittoria di Buzek, annunciata dal presidente uscente Poettering, è stata accolta da un forte applauso dell'Aula di Strasburgo. Dopo la rinuncia di Mauro, lo scorso 7 luglio il Partito Popolare europeo aveva indicato Buzek per acclamazione suo candidato. Il Ppe, inoltre, ha stretto un accordo con il gruppo dei Socialisti e dei democratici per unaspartizione della legislatura, per cui, tra due anni e mezzo, il polacco dovrà lasciare il posto al capogruppo socialista Martin Schulz. Buzek, 69 anni, eletto nelle file del partito di centro-destra Piattaforma Civica (la stessa dell'attuale prmier Donald Tusk), era stato ingegnere chimico fino alla sua adesione allo storico sindacato Solidarnosc nel 1980. Dopo la fine del regime, fu primo ministro tra il 1997 e il 2001, e fu poi eletto una prima volta al ParlamentoEuropeo nel 2004.«Abbiamo una grande responsabilità. Siamo qui per rappresentare circa 500 milioni di cittadini» ha affermato Buzek rivolgendosi all'aula nel corso della sua audizione a Strasburgo. «Viviamo un periodo di crisi, per la quale dobbiamo trovare delle soluzioni» ha aggiunto il polacco esprimendo la speranza di veder approvato ilTrattato di Lisbona. Buzek ha quindi insistito sulla necessità di un'Europa più vicina ai cittadini. «C'è un problema crisi di mancanza di fiducia da parte dei cittadini, c'è un problema di comprensione reciproca, spesso i cittadini non ci capiscono. E ora dobbiamo fare tutto il possibile per farci capire» ha spiegato Buzek.
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