sabato 1 luglio 2023
Il primo busto di uno statista africano è stato collocato nei giardini di Largo Beato Placido Riccardi. Presente la vedova del presidente che si batté contro il colonialismo
Inaugurato a Roma Il busto di Neto, primo presidente dell'Angola
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In occasione del centenario della nascita di Agostinho Neto, primo presidente dell’Angola dopo la rivoluzione, medico e scrittore, protagonista nella lotta contro il colonialismo, è stato istallato in una piazza di Roma un suo busto in bronzo, il primo dedicato a un presidente africano nella capitale.

Grazie alla collaborazione tra l’ambasciata d’Angola, l’Università degli Studi Internazionali di Roma Unint, la fondazione Neto, il comune di Roma e l’VIII Municipio, nei giardini di Largo Beato Placido Riccardi si è svolta, alla presenza della Banda della Polizia Municipale, la cerimonia di inaugurazione del Busto di Agostinho Neto. All’evento era presente il Ministro del Turismo e della cultura d’Angola, Filipe Silva de Pina Zau, l’ambasciatrice dell’Angola in Italia, Maria de Fatima Jardim, vari ambasciatori africani, Giuseppe Mistretta, Direttore Centrale per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana del Ministero degli Affari Esteri, l’Onorevole Paolo Ciani, Presidente della Commissione Parlamentare Italia-Africa Occidentale, l’Assessore del Comune di Roma Andrea Catarci, il presidente dell’VIII circoscrizione, Amedeo Ciaccheri.

Dall’Angola è venuta la vedova di Agostinho Neto, Maria Eugenia da Silva Neto, presidente della Fondazione e tuttora considerata la First Lady della nazione. “E’ un giorno fondamentale per sancire l’amicizia tra Italia e Angola” ha detto la moglie del primo presidente, ringraziando la Professoressa Mariagrazia Russo, Preside della Facoltà di Interpretariato e traduzione dell’Unint, per il suo grande impegno che ha permesso di superare ogni difficoltà e arrivare all’installazione del busto del marito. “Tra i nostri due paesi” ha aggiunto il Ministro Filipe Silva De Pina Zau “da oggi c’è un legame ulteriore, che incide concretamente sia nella storia che nei rapporti, già così significativi, tra Italia e Angola”.

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