martedì 30 maggio 2017
I cattolici del Regno Unito hanno riacquistato i diritti civili nel 1829, dopo essere stati banditi per secoli dalla vita pubblica. Ci sono voluti 200 anni perché un sacerdote entrasse a Westminster
Pat Browne

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Don Pat Browne è il primo cappellano cattolico del Parlamento di Westminster dove ogni mercoledì sera, alle 18, celebra la Messa. L’ha nominato, nel 2010, il Primate Vincent Nichols perché, come spiega lui stesso, “si sentiva ormai l’esigenza di un prete incaricato di seguire i membri della Camera dei Comuni e anche i Lord che sono cattolici”. Già segretario privato dell’ex Primate cattolico di Inghilterra e Galles Basil Hume, don Browne è parroco a “Holy Apostles” nel quartiere di Pimlico. “Arrivo al Parlamento in bicicletta. Sono soltanto cinque minuti dalla mia parrocchia - racconta -. Mi piace questo contrasto, tra l’umiltà dei miei parrocchiani e il prestigio dei parlamentari che incontro ogni giorno”.
La messa cattolica, spiega don Browne, è molto ben frequentata e sono circa un centinaio i parlamentari cattolici. “Se si considera che si tratta di una fede di minoranza e i membri di Westminster sono 650 siamo ben rappresentati. Forse perché la dottrina sociale cattolica incoraggia a partecipare alla vita pubblica”, spiega. Tra i fedeli a Roma vi sono il parlamentare laburista Stephen Pound, la parlamentare del partito nazionalista scozzese Carol Monaghan, il liberaldemocratico Lord Alton, il cattolico più famoso del Regno Unito, e il conservatore Sir Edward Leigh.

I riti più seguiti

“Molto frequentata è la funzione del mercoledì delle Ceneri”, continua don Browne, “Anche i parlamentari che, di solito, non vanno a messa ci tengono moltissimo a partecipare a questo atto penitenziale e a fare qualche rinuncia per la Quaresima. Penso che si senta la mancanza, nella vita secolarizzata di oggi, di questi riti”. “E’ una delle poche occasioni nelle quali parlamentari e Lord, appartenenti a partiti diversi, si incontrano e possono scambiarsi le loro opinioni senza necessariamente discutere o anche litigare come accade durante i dibattiti - spiega -. Celebro anche battesimi, nell’antichissima cappella protestante, al centro del Parlamento, che è responsabilità diretta della Regina, e benedico matrimoni ma trascorro la maggior parte del tempo a Westminster parlando con i parlamentari".
I cattolici del Regno Unito hanno riacquistato i diritti civili nel 1829, dopo essere stati banditi per secoli dalla vita pubblica con la Riforma di Enrico VIII del sedicesimo secolo, ma ci sono voluti ancora quasi duecento anni prima che un sacerdote venisse incaricato ufficialmente di occuparsi dei fedeli a Roma che fanno parte del parlamento di Westminster.
Oggi don Browne collabora con il reverendo Rose Hudson-Wilkin, la donna pastore che è il cappellano della Chiesa di Inghilterra ed è responsabile, ufficialmente, per la vita spirituale del Parlamento.
Insieme hanno organizzato momenti di preghiera quando un terrorista ha fatto irruzione dentro la Camera dei Comuni lo scorso marzo. “I parlamentari sentivano il bisogno di incanalare la loro paura e la loro tristezza e di condividere con altri questi sentimenti”.
“Mi chiedono consigli su come pregare oppure li aiuto in un momento di lutto. Consiglio loro riviste come “Magnificat” dove si trovano preghiere sia per il mattino che per la sera”, racconta ancora don Browne.
Il cappellano cattolico di Westminster spiega che la vita dei parlamentari “è intensa. Molti viaggiano in treno dalla Scozia, ogni lunedì mattina, per arrivare al parlamento e trascorrono tre notti in un albergo o in un appartamento condiviso con un altro parlamentare per poi tornare nelle loro circoscrizioni il giovedì sera. Per il resto della settimana devono ascoltare i problemi dei loro elettori e saper offrire risposta. E’ un lavoro che è molto difficile conciliare con la vita famigliare. Ci sono giornalisti che hanno l’unico incarico di osservare ogni loro passo per scoprire qualcosa di sporco da pubblicare”. In Parlamento ci sono anche le associazioni cristiane “Conservative Christian Fellowship” e “Socialist Christian Fellowship” che comprendono membri di partiti diversi e dove si parla di vita spirituale e si fanno gruppi di studio. Ogni anno un gruppo di parlamentari di Westminster va anche in Vaticano per partecipare all’udienza papale del mercoledì e per altri incontri ufficiali.

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