giovedì 8 febbraio 2024
Perquisizioni della polizia ai danni di alcuni generali e dei vertici del Partito liberale. Arrestati due collaboratori del presidente: su un telefonino i piani dell'operazione «Tempus veritatis»
La polizia federale perquisisce macchine nella sede del Partito liberale a Brasilia

La polizia federale perquisisce macchine nella sede del Partito liberale a Brasilia - Reuters

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Nuova offensiva della polizia federale brasiliana contro militari e alleati politici dell'ex presidente Jair Bolsonaro mentre all'ex presidente ha dovuto consegnare il passaporto. Perquisizioni si sono svolte nelle residenze e negli uffici di alti ufficiali e dirigenti politici come i generali Braga Netto, Augusto Heleno e Paulo Sérgio Nogueira, l'ex ministro della Difesa Anderson Torres, nonché in quello del presidente del Partito liberale, Valdemar Costa Neto. Il provvedimento è il risultato di un'indagine della polizia federale brasiliana sull'esistenza di "un'organizzazione criminale che agiva nel tentativo di compiere un colpo di stato e di abolire lo stato di diritto democratico per ottenere un vantaggio politico con il mantenimento al potere dell'allora Presidente della Repubblica". L'operazione, denominata "Tempus Veritatis", sarebbe stata orchestrata proprio da Bolsonaro nel gennaio del '23 e dal suo clan. In tutto sono stati emessi 33 mandati di perquisizione e sequestro, quattro mandati di arresto preventivo e 48 misure cautelari alternative alla reclusione, tra cui appunto la riconsegna del passaporto di Bolsonaro.

In manette sarebbero già finiti l'ex consigliere speciale dell'ex leader di destra, Filipe Martins, e il colonnello dell'esercito Marcelo Câmara, un ex aiutante di campo di Bolsonaro menzionato nell'inchiesta sui gioielli sauditi ricevuti dall'ex capo dello Stato. L'indagine è volta a chiarire la partecipazione di queste persone all'invasione e il saccheggio delle sedi istituzionali di Brasilia avvenute l'8 gennaio 2023. Ma l'obiettivo dell'operazione, a quanto si apprende, è l'ex presidente Jair Bolsonaro. Gli investigatori si sono recati a casa dell'ex capo di Stato, ad Angra dos Reis, sulla costa dello stato di Rio de Janeiro, intimando a Bolsonaro di consegnare il passaporto entro 24 ore. L'ex presidente afferma di essere oggetto di "una persecuzione implacabile". Bolsonaro ha aggiunto che stava cercando di informarsi sulle perquisizioni: "Sto cercando di capire, sembra che sia una nuova inchiesta".

Durante l'operazione la Polizia Federale ha sequestrato il cellulare dell'ex consigliere di Bolsonaro, Tercio Arnaud Tomaz, considerato il centro nevralgico dell'"ufficio dell'odio" e bersaglio dell'operazione Tempus Veritatis. Tercio Arnaud ha lavorato come consigliere del presidente durante tutta la passata amministrazione. Inoltre la Polizia Federale (PF) ha trovato sul cellulare di Mauro Cid, ex aiutante di campo di Jair Bolsonaro sempre del Partito liberale, lo schema di un "colpo di stato". Il documento, diverso da quello sequestrato a casa dell'ex ministro della Giustizia Anderson Torres, fornisce una guida passo passo in otto tappe affinché le forze armate potessero assumere il comando del Paese nel caso della sconfitta dell'ex presidente nelle urne. Il documento di tre pagine, intitolato "Le forze armate come potere moderatore" fa parte di un rapporto preparato dai servizi segreti della polizia federale su quanto trovato nel cellulare di Cid.

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