venerdì 4 giugno 2010
Almeno 114 persone sono morte nel rogo che questa notte ha distrutto un popoloso quartiere di Dacca, e oggi i soccorritori sono impegnati ad estrarre i corpi dalle macerie che l'incendio -- definito il più grave degli ultimi quarant'anni nel Paese -- ha lasciato dietro di sé.
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Almeno 114 persone sono morte nel rogo che questa notte ha distrutto un popoloso quartiere di Dacca, e oggi i soccorritori sono impegnati ad estrarre i corpi dalle macerie che l'incendio -- definito il più grave degli ultimi quarant'anni nel Paese -- ha lasciato dietro di sé. "Il bilancio ufficiale è di 114 vittime e potrebbe aggravarsi", ha detto a Reuters Muhibul Haque, commissario distrettuale della città, spiegando che altre 40 persone sono ricoverate in ospedale per le ustioni, e 12 versano in gravi condizioni.Ad alimentare le fiamme, che secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni hanno raggiunto il sesto piano delle abitazioni, sono state le sostanze chimiche conservate nelle aziende clandestine dell'antico quartiere di Kayettuli, che si trova nel centro della città."È stato come se si fosse aperto l'inferno", racconta una donna disperata mentre cerca i suoi figli in quello che resta del quartiere, che ospita diversi condomini e abitazioni singole, alcune delle quali sono state trasformate in aziende chimiche nonostante una legge ne vieti l'apertura nelle zone residenziali.
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