martedì 11 gennaio 2011
La terza città più grande del Paese si prepara alla sua peggiore alluvione in 120 anni. L'ondata di piena del fiume omonimo è prevista tra domani e giovedì. Il premier Bligh ha rivolto un appello alla calma. Ma è corsa agli acquisti di beni di prima necessità, mentre in migliaia si allontanano dalle proprie case.
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Migliaia di persone in fuga da Brisbane, la capitale del Queensland e la terza città più grande dell'Australia, che si prepara alla sua peggiore alluvione in 120 anni. L'ondata di piena del fiume omonimo è prevista tra domani e giovedì e gli abitanti, quelli che non se ne andranno, la fronteggeranno con sacchi di sabbia e scorte alimentari. Brisbane, dove la diga Wivenhoe costruita a 80 chilometri proprio per proteggere la città dopo lealluvioni del 1974, è già al limite di contenimento, attende le prossime ore con il fiato sospeso. Un'ondata di piena terrificante nella notte ha lasciato 10 vittime a Toowoomba, a ovest di Brisbane, dove il fiume Lockyer è straripato innescando una sorta di tsunami sulla terraferma, che ha spazzato via auto, case e sradicato alberi. Più di 40 persone sono state tratte in salvo dai tetti con gli elicotteri, ma 78 persone ancora mancano all'appello. Tra di esse intere famiglie spazzate via dall'ondata di piena che, in alcuni punti, ha raggiunto gli 8 metri d'altezza.Lo stesso premier del Queensland, Anna Bligh, ha ammesso che il bilancio delle vittime è destinato a crescere. L'ultima vittima accertata è un bimbo di 4 anni caduto dalla barca che cercava di trarlo in salvo insieme alla famiglia. Ma cinque delle vittime erano bambini, alcuni spazzati via dalle autoguidate dalle loro madri.La tragedia di Toowoomba è solo l'ultima in settimane di maltempo che hanno causato danni ad almeno 200mila persone e allagato un'area più grande di Francia e Germania. L'esodo da Brisbane, che conta 2 milioni di abitanti, avviene in autobus, treni e auto. Gli allerta evacuazione sono stati emessi per decine di aree periferiche, si teme che un terzo della città rimanga sommersa quando i livelli dell'acqua raggiungeranno il picco. Il panico ha scatenato la corsa agli acquisti, beni di prima necessità come latte, pane, batterie, acqua in bottiglia, candele. Il premier Bligh ha rivolto un appello alla popolazione: "Supereremo la prova solo se manterremo la calma, saremo pazienti e ascolteremo con attenzione le istruzioni che ci verranno date".
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