lunedì 26 ottobre 2009
Un duplice attacco suicida compiuto ieri nel centrale quartiere dei ministeri, la superprotetta area verde. Pesantissimo il bilancio, circa 540 i feriti. Il governo proclama tre giorni di lutto nazionale.
COMMENTA E CONDIVIDI
È di almeno 165 morti e più di 500 feriti il bilancio di un camion-bomba e di un'autobomba esplosi a distanza di pochi minuti nel centro di Baghdad. È l'attentato più grave dalla caduta di Saddam Hussein. Era dal 19 agosto, quando un doppio attacco contro i ministeri degli Esteri e delle Finanze fece un centinaio di morti, che la capitale irachena non era teatro di attentati su larga scala. La prima esplosione è avvenuta alle 10.30 locali (le 7.30 in Italia) a un incrocio su cui si affacciano ilministero della Giustizia e quello del Lavoro, l'altra nei pressi della sede del governo provinciale, nel quartiere di Salhiyeh. Le autobombe sono state azionate da kamikaze. Decine di autovetture sono state distrutte nelle strade adiacenti alla zona, sul fiume Tigri. Un tubo di una fognatura si è spaccato e ha inondato di acqua sporca le strade adiacenti. Ilportavoce del governo, Ali al-Dobbagh, ha affermato che gli attacchi potrebbero essere opera di militanti di Al Qaeda o dei baathisti nostalgici di Saddam Hussein. Il premier iracheno Nuri al-Maliki ha visitato i luoghi degli attentati. «Sono le stesse mani nere che hanno coperto di sangue il popolo iracheno» il 19 agosto, ha detto il premier in un comunicato.«Vogliono mandare il Paese nel caos, intralciare il processo politico e impedire le elezioni parlamentari», ha aggiunto Maliki. Il presidente Jalalal Talabani ha accusato «i vicini, che dovrebbero smetterla una volta per tutte di proteggere e finanziare le forze che proclamano apertamente ostilità all'Iraq».  L'attacco è avvenuto poco prima della riunione prevista per il pomeriggio fra i leader iracheni per cercare un accordo sulla riforma elettorale e scongiurare così il rinvio delle elezioni politiche, fissate per il 16 gennaio. Tra gli edifici danneggiati ci sono anche quello che ospita l'hotel al-Mansour, quello dell'ambasciata cinese e di numerosi media. L'attentato getta ombra sulle effettive capacità delle forzxe di sicurezza locali di controllare la situazione dopo il ritiro delle truppe americane dalla grandi città.  L'apocalisse di Baghdad ha fatto la fortuna di un iracheno che era stato rapito da almeno tre uomini. Era stato prelevato eimmobilizzato nel bagagliaio di un'automobile nei pressi del palazzo del governo provinciale della capitale irachena, ma il conducente del veicolo è rimasto ferito dalla prima esplosione e due suoi complici sono morti. Il prigioniero è riuscito a dare l'allarme picchiando ripetutamente contro il bagagliaio e attirando l'attenzione di un agente.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: