lunedì 4 giugno 2018
Gli Usa chiedono la verità sul numero delle vittime del 4 giugno 1989, l'opposizione attacca il regime di Xi
L'immagine simbolo di Tienanmen: il giovane che si oppone ai carri armati in piazza con una busta di plastica nella mano

L'immagine simbolo di Tienanmen: il giovane che si oppone ai carri armati in piazza con una busta di plastica nella mano

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I democratici di Hong Kong si preparano alla veglia che tra poche ore ricorderà la repressione degli studenti a Pechino del 4 giugno 1989. Previsti almeno 100mila partecipanti, in un tempo in cui molti nell’ex colonia britannica guardano con ostilità a Pechino e al tentativo di una omologazione che nega la sua identità ma anche i trattati con cui è stata annessa nel 1997 alla Republbica popolare cinese.
Come ogni anno, si tratterà del maggiore evento commemorativo di un evento che ha segnato profondamente il Paese nonostante il suo ricordo sia stato sottoposto a censura e a minacce, anche verso le famiglie delle vittime che ancora in questi giorni hanno chiesto al presidente Xi Jinping di riabilitare i congiunti caduti 29 anni fa e di procedere con i compensi finora negati.
Significativamente, le iniziative di quest’anno aggregheranno anche il ricordo di Liu Xiaobo, lo scrittore deceduto nel luglio 2017, tra i protagonisti della protesta studentesca ma anche del tentativo di mediare tra le richieste di democratizzazione e diritti dei giovani e intellettuali e le autorità. Un tentativo fallito che fece di Liu, che non si è mai piegato alla pressioni e al carcere, forse il più autorevole esponente di una dissidenza sempre repressa ma sempre pronta a sfidare le pretese di normalizzazione del Partito comunista.
Nell’occasione, da Washington il Segretario di Stato, Mike Pompeo, ha diffuso una nota dove ricorda “la violenta repressione delle dimostrazioni pacifiche a e intorno piazza Tiananmen il 4 giugno del 1989” con “tragiche perdite di vite innocenti”. “Ci uniamo agli altri nella comunità internazionale nel sollecitare il governo cinese a fare un pubblico conteggio di quanti sono stati uccisi, detenuti e dispersi; a liberare coloro che sono stati imprigionati per aver cercato di mantenere vivo il ricordo di piazza Tiananmen; e per porre fine alle continue molestie dei partecipanti alla dimostrazione e alle loro famiglie”, ha aggiunto Pompeo.

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