lunedì 9 agosto 2010
Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha duramente condannato la strage di medici avvenuta la scorsa settimana in Afghanistan. «Abbiamo il cuore spezzato, ma continueremo i nostri sforzi nel Paese, ispirati dal loro esempio».
- In quelle mani assassine la voglia del nulla di M.Corradi
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Definendolo «un atto spregevole di violenza sfrenata» il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha duramente condannato la strage di medici, la maggior parte dei quali americani, commessa dai Talebani in Afghanistan.«Abbiamo il cuore spezzato dalla perdita di queste persone eroiche e generose - scrive la Clinton in una dichiarazione - e condanniamo nei termini i più forti possibili questo atto senza senso. Condanniamo anche il tentativo trasparente dei Talebani di giustificare l'ingiustificabile lanciando false accuse sulle loro attività in Afghanistan». Il segretario di Stato conclude affermando che «mentre portiamo il lutto per la morte di questi cooperanti, continueremo i nostri sforzi (in Afghanistan), ispirati dal loro esempio»Nella giornata di ieri, a Kabul, sono state svolte le autopsie sui corpi degli otti medici stranieri ritrovati uccisi sabato scorso a colpi d'arma da fuoco nel nord-est dell'Afghanistan. L'esame autoptico ha confermato che tra loro ci sono sei americani. Lo ha riferito l'ambasciata Usa a Kabul. «Possiamo confermare che c'erano sei americani tra gli uccisi a Badakhshan», ha affermato Caitlin Hayden, una portavoce delle sede diplomatica di Washington, che però non ha fornito i nomi delle vittime. Gli altri due uccisi sono una britannica e una tedesca, cui si aggiungono due interpreti afghani. Intanto è in corso anche un'altra indagina a Badakhshan per determinare chi è il vero autore della strage, rivendicata dai Talebani contro "missionari cristiani".
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