lunedì 24 agosto 2009
Un video messo in onda dall'emittente araba Al Jazira mostra il rapimento da parte dei taleban di un gruppo di persone colpevoli di aver votato alle presidenziali del 20 agosto. Minaccia di amputare le dita. Nel frattempo ci sono stati due attacchi contro i soldati italiani, fortunatamente senza conseguenze.
  • DOPO IL VOTO: a Kabul proclami e accuse di brogli
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    Un filmato consegnato dai taleban all'emittente satellitare araba al Jazira mostra il rapimento di un gruppo di persone, agli occhi degli insorti colpevoli di avere votato alle elezioni presidenziali del 20 agosto e meritevoli quindi dell'amputazione di un dito, come minacciato alla vigilia del voto.Il filmato, mandato oggi in onda con un commento di un giornalista sul sito in inglese della tv del Qatar, è già montato e dura poco meno di due minuti. Nella prima parte si vedono guerriglieri talebani armati di fucili, mitragliatrici e lanciagranate che circolano in motocicletta e allestiscono posti di blocco, fermando automobili e autobus lungo la strada - dichiara il commentatore di Al Jazira - che collega Kabul con Kandahar, nel sud. Alle persone fermate viene chiesto di mostrare le mani per controllare se l'indice sia stato macchiato di nero in un seggio elettorale: un segno di riconoscimento, questo, adottato per evitare che un elettore voti due volte. Sono ripresi alcuni automobilisti che mostrano le mani senza tracce d'inchiostro.Nella seconda parte invece si vede una fila di persone, circa 15-20, catturate dai taleban e definiti come elettori colti in flagrante, cioè con l'indice annerito. Nelle immagini viene mostrato il dito sporco di inchiostro di alcuni di loro. Prima vengono condotti in fila indiana, bendati, poi fatti sedere. Un portavoce dei ribelli integralisti, col turbante nero, il viso velato e un paio di occhiali, rimprovera loro di essere "allineati con gli ebrei" per aver votato e dice che chiunque abbia espresso il suo voto riceverà una "adeguata punizione". Alla fine però, dice il commentatore di Al Jazira, il portavoce taleban lascia intendere che i votanti rapiti dopo aver ricevuto una reprimenda, potrebbero venire "perdonati" grazie al Ramadan.Attacchi agli italiani. Situazione tesissima per i nostri militari in Afghanistan. Le truppe italiane sono state vittima di due attacchi, fortunatamente senza conseguenze o vittime. Il primo ordigno è stato fatto esplodere al passaggio di una pattuglia italiana a 30 chilometri a nord di Farah. Nessun ferito tra i militari, ma solo danni al blindato Lince. I paracadutisti italiani svolgevano una missione insieme alle forze dell'esercito afghano. L'ordigno è stato lasciato sul ciglio della strada e fatto esplodere con un comando a distanza. Il secondo attacco sempre nella provincia di Farah, nell'ovest occidentale: una pattuglia di paracadutisti, che stava svolgendo un'operazione insieme a soldati afgani, è caduta in un'imboscata a Shiwan, nel distretto di Bala Baluk. Anche qui nessuno è rimasto ferito. Prima un mezzo dell'esercito afgano è saltato su una mina (nessun danno alle persone), poi gli insorti hanno sparato con armi leggere e Rpg. Gli italiani hanno risposto al fuoco, "neutralizzando la minaccia", ha detto il comandante delle forze multinazionali nell'ovest, il generale della Folgore Rosario Castellano.Due soldati Nato uccisi ieri. Ieri, peraltro, due soldati estoni dell'Isaf sono stati uccisi in un attacco nel sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato il ministero della Difesa del loro Paese. I due militari, ambedue 26enni, hanno perso la vita quando la loro unità, incaricata di sminare una strada, è stata attaccata nei pressi di Nad-e-Alin, nella provincia di Helmand. Uno dei soldati è morto sul colpo, mentre l'altro è deceduto per le ferite riportate. Questi decessi portano a sei il numero di soldati estoni uccisi da quando l'Estonia si è unita alle operazioni in Afghanistan nel 2003 e a 59 le vittime delle truppe Nato nel Paese.
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