lunedì 28 agosto 2023
A giugno, "Avvenire" aveva accompagnato un gruppo di ragazze in gita nella riserva simbolo del Paese. Sabira: "Voglio tornarci presto". Ora non potrà realizzare il suo desiderio
E' da sempre meta dei picnic delle famiglie

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“Quanto mi è mancato questo posto. Non ci venivo dall'inizio dell'Emirato, poi non era facile trovare un accompagnatore. E da sola non potevo...”, dice Sabira mentre non smette di scattare selfie con le compagne. A giugno, la presenza di Avvenire aveva spinto un’associazione locale – che ha creato una rete di centri di apprendimento in quattro province afghane per studenti e soprattutto studentesse, il 65 per cento del totale – ad improvvisare una gita fuori porta a Band e-Amir, il parco nazionale simbolo del Paese. Situato e un’ora e mezza da Bamyan, con i suoi laghi azzurrissimi, opera di Ali in persona, il genero di Maometto, in base alla tradizione, la riserva è da sempre un luogo di picnic del venerdì – il giorno di festa islamico – per le famiglie. Con il ritorno dei taleban, però, alcune avevano avuto qualche timore nel tornarci. Poi, pian piano, la situazione si era normalizzata. Anzi, negli ultimi mesi a Band e-Amir si potevano vedere anche turisti stranieri fare la fila per il giro in pedalò.



Con il viso nascosto dalle falde di una paglia, Sabira e le amiche si uniscono alla coda, visibilmente entusiaste. “Che bello! Stavolta voglio tornarci presto. Prima che inizi l’inverno”. Il suo desiderio non potrà realizzarsi. Ieri, il ministero per la Lotta la vizio e la promozione della virtù ha vietato alle donne l’entrata al Parco. La ragione è la solita impiegata per escludere le afghane dagli spazi pubblici: un presunto abbigliamento non appropriato. Cosa di fatto impossibile, dato che le pattuglie taleban circolavano per assincerarsi che le ragazze fossero ben infagottate nelle loro tuniche lunghe e veli ben sistemati. Al loro passaggio, Sabira abbassa gli occhi, come un riflesso condizionato. “Spero che, nel tenerci sotto controllo, al loro sguardo non sfugga la bellezza di questo luogo”, sussurra mentre sale, finalmente sul pedalò pronta a sfrecciare sul lago di Band e-Amir. Sarà l’ultima volta

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