giovedì 20 marzo 2014
​A 15 giorni dalle elezioni presidenziali si intensificano gli attacchi terroristici nel tentativo dichiarato di «far fallire» la chiamata alle urne.
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I talebani afghani hanno messo a segno prima dell'alba di giovedì uno spettacolare attacco coordinato contro il commissariato del primo distretto di polizia a Jalalabad City, capitale della provincia orientale di Nangarhar, utilizzando un camion imbottito di esplosivo accompagnato dalla veemente azione di un commando di sette mujaheddin. Il bilancio è di quelli pesanti: 11 membri delle forze dell'ordine uccisi, fra cui un ufficiale, insieme a 7 kamikaze. Anche i feriti sono numerosi. Secondo fonti sanitarie, almeno 22, e quasi tutti agenti di polizia.L'operazione è durata varie ore con almeno cinque esplosioni e un lungo scontro a fuoco con due militanti che erano riusciti ad entrare nel commissariato situato nella Pashstunistan Square della città. L'azione di repressione dell'attacco è stata interamente gestita dalle forze di sicurezza afghane, senza intervento dei militari Nato.Ad appena 15 giorni dallo svolgimento delle presidenziali, le autorità non nascondono la loro preoccupazione, tenendo a mente il proclama pubblicato il 10 marzo scorso dall'Emirato islamico dell'Afghanistan: così si chiamava il Paese quando i seguaci del Mullah Omar furono al potere fra il 1996 ed il 2001. Nel comunicato, come sempre dai toni esaltati, si diceva che "sono stati impartiti ordini ai nostri mujaheddin di usare tutta la forza a loro disposizione per far fallire queste finte elezioni".E gli attentati si sono ripetuti, inquietanti. È stato ucciso un giornalista svedese in pieno centro a Kabul (anche se da un gruppo scissionista); kamikaze hanno attaccato la sede dei servizi segreti nel Sud, a Kandahar; tre attivisti del candidato Abdullah Abdullah hanno perso la vita a Faryab, come altre 18 persone qualche giorno dopo nella stessa provincia. Fino a mercoledì, quando una bicicletta bomba ha fatto due morti a Ghazni City.Negli ultimi tempi il presidente uscente Hamid Karzai ha preso le distanze dagli Usa, congelando l'Accordo bilaterale di sicurezza (Bsa) che dovrebbe assicurare una presenza di truppe americane e della Nato per i prossimi dieci anni. Molti l'hanno vista come una mano tesa ai talebani, che però continuano a rispondere con il loro linguaggio di morte, rifiutando qualsiasi ipotesi di trattativa. Anche per questo, il candidato (fra i nove in lizza) che vincerà le elezioni si troverà a gestire una decisamente non facile eredità.Irruzione nell'hotel degli stranieri a KabulSono stati uccisi dalle forze speciali afghane alcuni uomini armati che avevano fatto irruzione all'hotel Serena di Kabul, che ospita numerosi stranieri. Gli agenti hanno fatto irruzione nella struttura, uccidendo tre terroristi. Uno è rimasto bloccato nell'albergo e non ci sarebbero stati feriti.

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