giovedì 24 luglio 2014
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Era stato definito la «stella oscura di al-Qaeda» dalla rivista Time, che gli aveva dedicato una copertina nel dicembre scorso. Ma lui vuole ora essere chiamato «il califfo Ibrahim». Ibrahim Awwad al-Badri al-Samarrai – questo il vero nome di Abu Bakr al-Baghdadi – è nato 43 anni fa a Samarra, a nord della capitale irachena, dove si è laureato in Scienze islamiche e ha servito come imam. Nel giugno 2004, è stato detenuto dagli americani nel campo di Bucca, nel sud dell’Iraq. Rilasciato 4 anni dopo, ha guidato una piccola milizia sunnita entrata ora nel cosiddetto «Stato islamico dell’Iraq». Nell’aprile 2010, è salito al vertice dell’organizzazione grazie alla scomparsa dei suoi diretti superiori. È sotto la sua guida feroce che il gruppo si è trasformato, nell’aprile 2013, prima in Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis), poi in «Stato islamico» del califfato mondiale. Decisioni, queste, che lo hanno messo in netta rivalità con al-Qaeda. L’unica apparizione pubblica del «califfo» è del 4 luglio, quando ha pronunciato il sermone del venerdì, nella moschea di Mosul.
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