Non si ferma la macchina dei sequestri, rapiti altri due sacerdoti

Don Matthew David Dutsemi, della diocesi di Yola e don Abraham Saummam, della diocesi di Jalingo, sono stati prelevati sabato da uomini armati. L'appello per la liberazione
February 23, 2025
Non si ferma la macchina dei sequestri, rapiti altri due sacerdoti
ANSA | Non si ferma la piaga dei sequestri in Nigeria
Non si ferma la macchina dei sequestri in Nigeria. E, ancora una volta, sono i religiosi a finire nel mirino. A riportare la notizia del doppio rapimento, avvenuto sabato scorso, è l’agenzia Fides. Don Matthew David Dutsemi, della diocesi di Yola e don Abraham Saummam, della diocesi di Jalingo, sono stati prelevati da uomini armati che alle prime ore dell’alba hanno assalito la canonica dove i due sacerdoti erano ospitati a Gweda-Mallam, situata nella Demsa Local Government Area dello Stato di Adamawa, nel nord-est della Nigeria.
In una nota rivolta ai fedeli la diocesi di Yola chiede “le vostre preghiere affinché i due preti siano liberati rapidamente sani e salvi. Riponiamo la nostra speranza e fiducia nell'intercessione della Beata Vergine Maria, Madre dei Sacerdoti, affinché li riporti in salvo”.
Solo pochi giorni fa il cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto per la Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l’Evangelizzazione, e il segretario del medesimo Dicastero, l’arcivescovo nigeriano Fortunatus Nwachukwu avevano espresso la solidarietà del Dicastero alla Chiesa e alla popolazione nigeriana nell’apprendere “con rammarico da diverse fonti di informazione sulla frequenza dei rapimenti in Nigeria, una situazione che negli ultimi tempi si è notevolmente aggravata”. “Tra coloro che si ritrovano tragicamente nel fuoco incrociato di questi atti riprovevoli vi sono membri del clero, religiosi e fedeli laici”, sottolinea il messaggio inviato a Lucius Iwejuru Ugorji, arcivescovo di Owerri e presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria. “Nulla può giustificare il crimine del rapimento”, afferma il messaggio, perché “le violenze fisiche e le torture mentali che accompagnano i rapimenti minano i pilastri dell'armonia civile e sociale, poiché traumatizzano le persone coinvolte, le loro famiglie e la società in generale”.
La Nigeria dal maggio 2023 e dall’inizio del mandato del presidente Bola Ahmed Tinubu, ha registrato il rapimento di 3.964 persone.

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