In Cina l'obesità è «un'emergenza» nazionale
di Luca Miele
Per le autorità cinesi, "se non si affronta il problema, entro il 2030 la prevalenza di sovrappeso e obesità tra adulti e bambini raggiungerà rispettivamente il 70,5% e il 31,8%".
L’espressione chiave che già furoreggia sui social media cinesi, immancabilmente destinata – secondo gli esperti - a imporsi su tutte le altre? Il Global Times non ha dubbi. C’è un’unica incontrastata vincitrice per il 2025: ed è “gestione del peso". La Cina ha un problema e vuole affrontarla: l’obesità. La Commissione sanitaria nazionale non ha usato mezzi termini, parlando di "una grave minaccia per la salute pubblica" a cui è esposta la popolazione cinese.
I numeri sono impietosi. Nel 1982, il tasso di obesità tra i bambini e gli adolescenti cinesi di età compresa tra 7 e 17 anni era solo dello 0,2%. Oggi il panorama è completamente (e drammaticamente) cambiato. Secondo il "Rapporto sull'alimentazione e le malattie croniche dei residenti cinesi", i tassi di sovrappeso e obesità tra gli adulti cinesi nel 2018 erano rispettivamente del 34,3% e del 16,4%, in netto aumento rispetto ai valori del 2002, pari al 22,8% e al 7,1%. Per i bambini e gli adolescenti dai 6 ai 17 anni, i tassi di sovrappeso e obesità sono stati rispettivamente dell'11,1% e del 7,9%. Un trend in continua crescita. E le previsioni sono tutt’altro che ottimistiche. "Se non si affronta efficacemente il trend, entro il 2030 la prevalenza di sovrappeso e obesità tra adulti e bambini cinesi raggiungerà rispettivamente il 70,5% e il 31,8%".

Per il gigante asiatico si tratta di un vero e proprio choc. Culturale prima ancora che alimentare. Come ha scritto l'agenzia di stampa Xinhua, “per la Cina, che ha a lungo lottato per sfamare la sua vasta popolazione, l'obesità non rappresentava un problema fino alla fine degli anni '70, quando le riforme e l'apertura hanno innescato un boom economico, scatenando un aumento dell'appetito nazionale”. Di qui l’urgenza di correre ai riparti. Le autorità hanno fissato una serie di obiettivi per arginare il fenomeno: “dalla creazione di ambienti favorevoli alla gestione del peso alla sensibilizzazione e la formazione del pubblico, dall'incoraggiamento di stili di vita sani al rallentamento della crescente tendenza all'obesità”.
Per gli esperti i danni potenziali del sovrappeso sono numerosi. L'obesità può avere un impatto negativo sul sistema endocrino, cardiovascolare, respiratorio e digerente, il che, a sua volta, può influire sui livelli di attività fisica e sullo sviluppo osseo dei bambini. "L'obesità giovanile è anche un fattore di rischio per molteplici malattie croniche in età adulta", ha affermato Yang Li, direttore del dipartimento di endocrinologia, genetica e metabolismo presso l'Ospedale Pediatrico Jiangxi.
Non si tratta soltanto di “un’emergenza cinese”. Anzi, siamo davanti a una tendenza globale. Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet, è il mondo intero che sta ingrassando. E continuerà a farlo. Lo studio “profetizza” che entro il 2050 “oltre la metà degli adulti e quasi un terzo dei bambini e dei giovani è destinata ad avere problemi di sovrappeso”: vale a dire “oltre 3,8 miliardi di adulti e 746 milioni di bambini e adolescenti”. “L'epidemia globale senza precedenti di sovrappeso e obesità è una tragedia profonda e un fallimento sociale monumentale", ha concluso l'autrice principale dello studio, la professoressa Emmanuela Gakidou dell'Institute for Health Metrics and Evaluation dell'Università di Washington negli Stati Uniti.
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