Gli stupri, la sponsorizzazione di Israele: cos'è successo col nostro articolo
di Redazione
Settimana scorsa il report sulle violenze compiute da Hamas il 7 ottobre di cui “Avvenire” ha dato notizia come molti altri media. Poi la scelta dell'Igaa di utilizzare il pezzo: ecco com'è andata

La settimana scorsa è stato pubblicato un rapporto che ha approfondito i casi di violenza sessuale compiuti da affiliati di Hamas il 7 ottobre, una ricerca curata dal Dinah Project, programma finanziato anche dal governo britannico. Avvenire, come molti media italiani e internazionali, ne ha dato conto sul proprio sito lunedì 7 luglio e sul giornale cartaceo di martedì 8 luglio, riportando i principali contenuti e segnalando le fonti da cui erano tratte le informazioni.
Come segnalato da diversi lettori e lettrici, che ringraziamo, il contenuto, di natura puramente giornalistica, è stato oggetto di una sponsorizzazione da parte di Igaa, che da ricerca online risulterebbe essere l’Agenzia di pubblicità del governo israeliano. Né la redazione né gli uffici amministrativi di Avvenire hanno intrattenuto rapporti con Igaa, né tanto meno percepito alcun compenso per la realizzazione del contenuto in questione e per la sua diffusione. Quell'articolo, lo ribadiamo, è semplicemente frutto di una valutazione giornalistica, è stato inserito nella cronaca che puntualmente offriamo del conflitto in Medio Oriente e con cui cerchiamo di presentare ai lettori i diversi punti di vista delle parti in esso coinvolte.
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