mercoledì 29 giugno 2022
Parla Luigi Gaggero, il direttore italiano dell’Orchestra sinfonica di Kiev che ha suonato a Madrid davanti ai leader dell’Alleanza. «L’Europa è la nostra casa. Attendiamo che l’Italia ci inviti»
Luigi Gaggero, il direttore d'orchestra italiano sul podio dell'Orchestra Sinfonica di Kiev

Luigi Gaggero, il direttore d'orchestra italiano sul podio dell'Orchestra Sinfonica di Kiev - Kyiv Symphony Orchestra

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La bacchetta di Luigi Gaggero si è alzata al museo del Prado di Madrid. Di fronte la compagine che dal 2018 lo ha scelto come suo direttore principale: la Symphony Orchestra di Kiev. Chiamata dalla Nato per la serata-evento durante il vertice spagnolo. Sul podio l’eclettico maestro genovese che ha condotto il concerto offerto ai leader dell’Alleanza Atlantica. «L’orchestra – racconta – sta avendo un ruolo importante nella difesa della “voce musicale” ucraina. La Nato ci ha voluti proprio per dare uno spazio simbolico a questa voce».

Sui leggi le partiture di due artisti del Paese sotto attacco. Da una parte la Sinfonia in Do di Berezovsky, «contemporaneo di Mozart e primo compositore “ufficiale” della musica ucraina»; e dall’altra, la Melodia di Skoryk, «un brano che nacque come colonna sonora di un film sovietico ma che, in virtù della sua struggente malinconia, è diventato oggi molto popolare in Ucraina anche fra coloro che non hanno mai visto la pellicola», spiega il direttore d’orchestra.

Luigi Gaggero, il direttore d'orchestra italiano sul podio dell'Orchestra Sinfonica di Kiev

Luigi Gaggero, il direttore d'orchestra italiano sul podio dell'Orchestra Sinfonica di Kiev - Kyiv Symphony Orchestra

Nessuno dei suoi musicisti è rimasto ferito durante i raid di Mosca nelle prime settimane di conflitto. Ad aprile, il governo ucraino ha permesso loro di lasciare il Paese. «Forse hanno pensato che con i loro violini hanno più forza che con un kalashnikov», dice Gaggero. Si sono ritrovati a Varsavia dopo circa un mese senza prove. E la formazione ha cominciato un tour in Europa che «considera la sua casa», sottolinea il maestro. E aggiunge: «Non solo la musica ucraina nasce con un compositore che come Mozart ha studiato in Italia con padre Martini ma anche la stessa Kyiv Symphony Orchestra è, in fondo, un microcosmo che rappresenta bene questa attenzione all’Occidente, come dimostra la collaborazione con me italiano. E da questa complementarità nasce la nostra qualità e la nostra identità musicale. E tutto ciò è, a mio parere, è la vera integrazione europea: le voci, le tradizioni di ogni singolo Paese sono uniche e insostituibili; unendosi insieme, possono creare una “casa europea” in cui è possibile abitare guidati dai valori che la nostra civiltà ha costruito ed espresso nel corso dei secoli».

La compagine filarmonica di Kiev ha trovato una residenza in Germania, a Gera. «In questa città avremo probabilmente la nostra stagione principale – annuncia Gaggero – che sarà costellata da diverse tournée: Spagna, Portogallo, Londra, Germania e Austria fra le prossime tappe. Non ho ancora perso la speranza di poter aggiungere l’Italia a questa lista».

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