giovedì 29 marzo 2018
La giovane premio Nobel per la pace ha incontrato il premier Abbasi per discutere dell'istruzione delle sue giovani concittadine. Nel 2012 le sparò un gruppo di taleban mentre tornava da scuola
Malala Yousafzai tornata per la prima volta in Pakistan dopo l'attentato che subì da un commando dei taleban (Ansa)

Malala Yousafzai tornata per la prima volta in Pakistan dopo l'attentato che subì da un commando dei taleban (Ansa)

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La giovane premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai è tornata in Pakistan, per la prima volta, dopo che sei anni fa fu gravemente ferita in un attentato rivendicato dai talebani.

In assenza di un annuncio ufficiale per ragioni di sicurezza, diverse agenzie di stampa hanno comunque confermato che Malala, i suoi familiari più stretti e i responsabili della Fondazione da lei creata per la promozione dell'istruzione delle bambine sono giunti nella capitale pachistana nella notte tra mercoledì e giovedì con un volo proveniente da Dubai.
Giovedì 29 marzo, Malala, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace che oggi ha 20 anni, e che resterà in Pakistan fino al 2 aprile, è stata ricevuta dal primo ministro Shahid Khaqan Abbasi e ha discusso con i responsabili governativi le prospettive di promuovere l'istruzione, soprattutto delle giovani pachistane, nelle aree più arretrate del Paese.

"Ancora non riesco a credere di essere tornata in Pakistan, è un sogno che si avvera": sono state le parole pronunciate dalla premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, incontrando il primo ministro pakistano, Shahid Khaqan Abbasi.

Non è chiaro invece se Malala visiterà la sua città natale, Mingora nella Valle dello Swat, dove quando aveva 14 anni fu attaccata da un commando dei taleban che la ferirono sfigurandole il viso quale punizione per la sua attività di blogger in difesa dell'istruzione delle bambine sulla pagina in lingua urdu della Bbc. Fu ferita da un colpo di arma da fuoco alla testa, nell'ottobre 2012, proprio mentre viaggiava in autobus da scuola al suo villaggio nella valle dello Swat. Fu poi trasportata nella città inglese di Birmingham per essere curata e vi è rimasta con la famiglia, proseguendo gli studi e la sua campagna a livello mondiale per la scolarizzazione delle bambine.

Nel 2014, a 17 anni, le è stato attribuito il premio Nobel per la Pace. Mentre nel 2017 la ventenne ha ottenuto un posto alla prestigiosa università di Oxford.

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