martedì 6 ottobre 2020
Il padre ha accusato della violenza sessuale il cugino di 15 anni. Si tratta del terzo caso in pochi giorni
La protesta che denuncia la violenza sessuale sulle donne in India

La protesta che denuncia la violenza sessuale sulle donne in India - Reuters

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Ancora violenza contro le donne nella regione dell'Uttar Pradesh, in India. Un'altra vicenda dell'orrore ha avuto luogo nelle settimane scorse ad Hatras, lo stesso distretto dove viveva la 19enne morta a seguito di uno stupro subito in un campo da 4 uomini. Questa volta a morire a causa della violenza sessuale è stata una bambina di soli 6 anni, stuprata, secondo le accuse mosse dal padre della vittima, da un cugino di 15 anni. La bambina è morta ieri dopo 20 giorni di agonia e i suoi familiari hanno dato vita a una protesta pubblica mentre continua in tutto il Paese l'ondata di indignazione per la vicenda della settimana scorsa. La bambina è la terza vittima di stupro in poco tempo nella stessa regione, che ha il più alto tasso criminalità e di violenza contro le donne del Paese.

La giovanissima vittima, dopo la morte della madre, era stata affidata dal padre alla zia materna. Tuttavia, nella casa della zia la bambina sarebbe stata imprigionata e ripetutamente violentata da uno dei cugini, fino a quando il padre è riuscito a liberarla a metà del mese scorso. A quel punto è stata trasferita in un ospedale della capitale. Secondo il quotidiano The Hindu, il cugino sarebbe stato arrestato ma il padre ha sostenuto che la Polizia abbia arrestato la persona sbagliata in quanto il presunto stupratore era invece il fratello maggiore dell'arrestato e non l'arrestato stesso, che è invece un bambino con problemi mentali. La zia invece, sorella della madre della bambina e complice delle violenze, risulterebbe irreperibile.

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