domenica 6 agosto 2023
È il primo invito ai pellegrini rivolto da monsignor Peter Chung Soon-taek dopo l'annuncio che la prossima Gmg si terrà a Seul nel 2027
L'arcivescovo di Seul: ragazzi italiani, venite alla Gmg in Corea del Sud

Sono i giovani italiani i primi a ricevere l’invito alla Gmg 2027 a Seul. Ed è andata più o meno così: sono da poco passate le 14.30 a Lisbona, le 15.30 italiane, di domenica 6 agosto 2023. La Gmg in Portogallo si è appena conclusa e da circa quattro ore è diventata ufficiale la prossima città cui toccherà ospitare la Giornata mondiale della gioventù, la 41ª per l’esattezza: sarà, nel 2027, Seul, in Corea del Sud. Lo ha annunciato papa Francesco alla fine della Messa celebrata assieme a un milione e mezzo di giovani al Parco Tejo, ribattezzato per l’occasione “Campo della grazia”, sotto al maestoso ponte Vasco da Gama e in riva proprio al grande fiume che abbraccia la capitale lusitana, il Tago.

Mentre fuori la temperatura segna 40°, la città è paralizzata dallo sciamare dei ragazzi di 190 Paesi e i giornalisti di tutto il mondo cercano di raggiungere il prima possibile la sala stampa internazionale all’interno del Padiglione Carlos Lopes, a pochi passi dal parco Eduardo VII, la Collina dell’incontro, la delegazione coreana, guidata dall’arcivescovo di Seul, Peter Chung Soon-taeck, parla dell’appuntamento che si terrà tra quattro anni. Il resoconto dettagliato dei loro interventi sarà pubblicato nel numero di martedì 8 agosto da Avvenire, ma il dato fondamentale è che lì, alla conferenza stampa, i coreani invitano tutto il mondo ad andare alla Gmg nel 2027.

Alle 14.30, dunque, termina l’incontro con la stampa, al quale, come sempre, sono presenti anche i media della Conferenza episcopale italiana: Avvenire, Tv2000, inBlu2000 e Agensir. Il vicedirettore dell’Ufficio delle comunicazioni dell’arcidiocesi di Seoul, il giovane don Domenico, che ha studiato a Roma, aveva fatto sapere ai giornalisti di Avvenire che il suo arcivescovo parla un po’ di italiano: da qui l’idea di “inseguirlo” alla fine della conferenza stampa, superare il blocco degli addetti alla sala stampa della Gmg e chiedere al vescovo di rivolgersi ai giovani italiani, che da sempre sono tra i gruppi più numerosi in tutte le Gmg, per un invito dedicato a loro.

Il presule sorride, si schernisce, ma alla fine accetta: ed ecco che a favore degli obiettivi dei cellulari lancia il suo breve ma empatico invito ai pellegrini del nostro Paese. È fatta: siamo i primi ad essere ufficialmente invitati alla Gmg di Seoul del 2027. Per i ragazzi tricolore è il caso di tenere gli zaini a portata di mano.

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