sabato 19 giugno 2021
Dal 2 al 4 luglio migliaia di appassionati vivranno in tutto il mondo l'appuntamento annuale che sostituisce quello storico di Garlenda
World Wide Meeting: il raduno delle Fiat 500 diventa diffuso
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Rinunciare ancora era impossibile: troppa la passione per questa vettura che ha fermato il tempo e che continua a radunare attorno a sé amore ed entusiasmo. Ovunque nel mondo la fama della mamma di tutte le citycar continua a crescere e così per dare alle migliaia di fan la possibilità di essere parte di questa grande famiglia, il Fiat 500 Club Italia invece di annullare il tradizionale raduno di Garlenda, nell’entroterra di Savona, ha deciso di allargarlo e trasformare la 38esima edizione nel primo Fiat 500 World Wide Meeting. L'appuntamento è dal 2 al 4 luglio in giro per il mondo: dall'Italia al Giappone, dalla Finlandia al Sudafrica, saranno oltre 100 gli eventi in calendario, pronti a far rivivere il mito della 500. La “chiamata” è partita mesi fa dal quartier generale del Fiat 500 Club Italia e a oggi sono 21 i club esteri dedicati alla 500 storica che hanno risposto dando la loro adesione.

“In Giappone – spiegano gli organizzatori – l’evento si terrà presso il Museo della 500 di Nagoya. In Olanda, dove sono previsti tre raduni, circa 100 auto si incontreranno presso il Palazzo del Governo all’Aia. In Svizzera il raduno sarà al Passo del Gottardo e permetterà ai ticinesi di incontrare i colleghi dei cantoni tedeschi e del Liechtenstein. Anche l’Uruguay sarà presente con le Fiat 500 giardiniere dell’ex servizio postale statale. Dall’altra parte del mondo, non mancheranno i Cinquecentisti dell’Italian Made Social Motoring Club di Sydney, Australia, ed anche in Sudafrica i fan della storica 500 sono in fermento per preparare la loro presenza”.

Insomma, anche se il clima di incertezza, non è certo mancato lo stimolo per mettere in moto tutta la rete mondiale di appassionati della storica bicilindrica, icona del made in Italy, e per dare risalto all’amore per quest’auto che oltrepassa i confini del Belpaese. D’altronde i cinquecentisti esteri hanno sempre partecipato attivamente al Meeting di Garlenda, come dimostrato dal record stabilito nel 2007 e ribadito a distanza di dieci anni in occasione delle celebrazioni del sessantesimo compleanno della 500. Il clima di entusiasmo per la nuova iniziativa, realizzata in collaborazione con A2A, Baseco e Passione 500, ha contagiato anche i sodalizi delle regioni italiane e i 21.000 soci, per i quali i fiduciari dei vari coordinamenti del Fiat 500 Club Italia sono al lavoro per allestire la miglior manifestazione possibile nel loro territorio. Non può mancare al prestigioso appuntamento nemmeno la città natale della 500, Torino, dove si sta preparando una grande kermesse che vedrà il coinvolgimento anche del celebre Mauto, il museo dell’automobile della città della Mole. Le manifestazioni di tutto il mondo saranno in collegamento durante lo streaming previsto nei giorni 2, 3 e 4 luglio, ospitato sul sito www.500clubitalia.it e sulla pagina ufficiale Facebook del Fiat 500Club Italia, canali dove gli appassionati di tutto il mondo potranno ritrovarsi insieme.

“Nulla può fermare la 500”, è lo slogan della manifestazione. Il 4 luglio, giornata conclusiva del World Wide Meeting, coincide inoltre con il 64esimo compleanno della storica 500, e per l’occasione il Fiat 500 Club Italia ha deciso di istituire la prima “Giornata Mondiale della 500 Storica”, che verrà dedicata al progettista della 500, Dante Giacosa. “Abbiamo scelto di cambiare formula non solo per non rinunciare a un appuntamento fortemente desiderato da tutta la comunità dei Cinquecentisti, ma per migliorare - ha detto il direttore del World Wide Meeting, Alessandro Scarpa -. Ogni anno il Meeting Internazionale di Garlenda richiama 1000 equipaggi da tutta Europa, che si recano nel piccolo paese dell'entroterra ligure per un weekend di festa all'insegna delle mitica auto che ha accompagnato l'Italia sulla strada della rinascita. Vista l'impossibilità di gestire un tale movimento di persone, abbiamo pensato di coinvolgere i Cinquecentisti in questo grande evento diffuso”.

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