giovedì 30 luglio 2015
Al via a settembre un master che fonde le classiche competenze imprenditoriali a una nuova spinta ad agire, a trasformare l’idea in realtà e a innovare.
Ecco come si diventa "intraprenditore"
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Il mondo business (e non) diventa ogni giorno più dinamico, complesso, incerto e dominato dal cambiamento. È sempre più difficile orientarsi e capire come avere successo: sono richieste nuove skill non solo in ambito tecnico ed esperienziale, ma anche caratteriali e di valore individuale. Da queste necessità emerge la nuova figura dell’'intrapreneur' o 'intraprenditore', che fonde le classiche competenze imprenditoriali a una nuova spinta ad agire, a trasformare l’idea in realtà e a innovare.Per questo, Warrantraining - Cspmi, società di formazione con oltre trent’anni di esperienza, dedica al tema dell''intraprenditorialità' uno short master rivolto a imprenditori e manager, tracciando una traiettoria formativa lungo una linea che attraversa differenti prospettive dell'intraprenditorialità: capacità gestionali, tecniche manageriali e comportamentali.L'obiettivo dei percorsi del training è quello di costruire una nuova consapevolezza sul proprio ruolo manageriale, sulle relazioni con i collaboratori, sulle modalità di creazione e organizzazione del flusso di valore.Ma chi è l’intraprenditore? Gli intraprenditori sono stati definiti come 'dreamers who do' (sognatori che agiscono). Più nel dettaglio, è una persona all'interno di un’azienda che si assume la responsabilità diretta di trasformare un'idea in un prodotto finito e redditizio, attraverso l'innovazione e l'assunzione assertiva di rischi. Una figura che sta diventando indispensabile nelle aziende ma per cui non esiste un preciso percorso formativo.Caratteristiche indispensabili sono la proattività e la volontà autonoma e spontanea di concentrarsi su innovazione e creatività (l’intraprendenza richiamata dalla definizione intraprenditore), ma anche il coraggio e la flessibilità di pensare ‘out of the box’, che permette di lavorare su idee che possono cambiare direzione strategica, anche a seguito di cambiamenti radicali e rischiosi. Infine, non può mancare la capacità di cogliere occasioni ad alto potenziale attraverso il lavoro di squadra, sviluppando dunque doti di leadership e comunicazione collaborativa.“Tre le parole chiave - sottolinea Leo Barozzini, direttore di Warrantraining - del percorso formativo: consapevolezza, tecnica ed esperienza. La consapevolezza intesa come acquisizione di volontà e determinazione per cambiare e innovare, la tecnica come apprendimento di competenze gestionali per favorire e presidiare i processi di innovazione, l’esperienza ovvero misurarsi con le proprie abilità personali, relazionali e comportamentali per guidare l'innovazione”.Il master, previsto per i mesi di settembre-dicembre 2015, comprende nove moduli per nove giornate formative, dal pensare 'out of the box' alla comunicazione dell’azienda grazie al social media marketing, dal design thinking alla lean start up, per finire con una giornata esperienziale sul campo di rugby, alternando momenti in aula di esposizione frontale a momenti di gioco sul campo.Ogni approfondimento è seguito dai migliori professionisti del settore, a partire da Roberto Bonzio, ideatore del progetto 'Italiani di frontiera', incontro con scienziati, imprenditori e ricercatori italiani di Silicon Valley; Andrea Parmeggiani, mentor di imprese innovative nel Business Angels Club, Italian Angels for Growth; Ars et Inventio, Divisione di Business Integration Partners che si occupa di innovazione e creatività.Il percorso si conclude idealmente con 'Incubator in a box', lancio di una business plan competition in azienda per stimolare innovatività e intraprenditorialità nei collaboratori, o un viaggio-tour di dieci giorni in Silicon Valley, culla dell'innovazione: un'occasione per vivere in prima persona le più importanti realtà imprenditoriali e start up della zona, tra cui Stanford University, Google, Ibm.
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