lunedì 12 gennaio 2015
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Le mamme che intendono richiedere nel 2015 il voucher baby-sitting devono premunirsi del nuovo Isee. A stabilirlo è l’Inps nel messaggio n. 28/2015, precisando che le domande possono essere inviate soltanto dalle madri in possesso di dichiarazione Isee valida in base alla nuova disciplina, nella specie di “Isee Minorenni”.Introdotto dalla legge n. 92/2012 (riforma lavoro Fornero) il voucher è una misura finalizzata a sostenere le spese di acquisto dei servizi all’infanzia, di cui possono beneficiare solamente le lavoratrici madri dipendenti da pubbliche amministrazioni o datori di lavoro privati oppure le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata dell’Inps (parasubordinate), comprese le professioniste (partita Iva). Il voucher realizza uno scambio: le mamme possono richiederlo rinunciando (ecco lo scambio) a tutto o a una parte del congedo parentale (l’ex astensione facoltativa) di cui hanno diritto. Una volta ottenuto il voucher può servire alternativamente o per l’acquisto di servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o di quella privata accreditata. Il voucher vale 600 euro al mese per massimo sei mesi (quindi 3.600 euro totali); per le lavoratrici parasubordinate la durata massima si ferma invece a tre mesi (quindi 1.800 euro in tutto). L’erogazione dei voucher è vincolata al limite di spesa fissato a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 (domande chiuse al 31 dicembre scorso) e 2015. Al raggiungimento del limite, l’Inps non prende più in esame le ulteriori domande; inoltre, per consentirne il pieno utilizzo, è prevista la facoltà di fissare in qualunque momento un tetto Isee cui subordinare l’accesso ai voucher o, anche in via concomitante, rideterminare l’importo del voucher. Per questa ragione nella domanda di richiesta dei voucher è previsto che la madre dichiari di avere presentato la dichiarazione Isee valida. Dichiarazione, ha precisato l’Inps, che per le richieste dei voucher relativi all’anno 2015 può essere presentata, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015, solo dalla madre che sia in possesso di dichiarazione Isee valida in base alle nuove regole, in particolare dello “Isee Minorenni”. Tale indicatore è uno degli Isee che si possono ottenere in base alla nuova disciplina. Se fino all’anno scorso vigevano due soli indicatori (Ise e Isee), infatti, dal 1° gennaio gli indicatori possono avere due valori, quello standard e quello corrente, e possono venire calcolati con diversi criteri: Isee Università; Isee sociosanitario; Isee sociosanitario-residenze; Isee minorenni.Per la richiesta dei voucher occorre quest’ultimo Isee e l’Inps ha ricordato che sono previste regole differenti di calcolo, in funzione delle diverse situazioni familiari del minorenne beneficiario. Si ricorda che, per ottenere il calcolo dell’Isee minorenni, occorre compilare e presentare la “Dsu” (dichiarazione sostitutiva unica) all’ente che fornisce la prestazione (nel caso dei voucher all’Inps), ai Comuni o ai centri di assistenza fiscale (Caf) in via esclusivamente telematica. La Dsu contiene solo informazioni auto-dichiarate, pertanto è necessario completare l’acquisizione degli altri dati da parte di Inps e agenzia delle entrate cosa che avviene entro i quattro giorni lavorativi successivi alla presentazione della Dsu e che effettua, in via automatica, l’Inps. L’attestazione Isee viene emessa entro 10 giorni lavorativi.
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