martedì 31 ottobre 2017
Prima uscita pubblica del governatore di Bankitalia, dopo la riconferma e le polemiche. «Supervisione sulle banche è ferma e intensa». E lancia l'allarme: famiglie mettono da parte meno del passato
Visco: del nostro operato daremo conto al Paese
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«Sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa. Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese». Così si è espresso il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella sua prima uscita pubblica dopo la riconferma e le polemiche politiche che l'hanno accompagnata per la mozione del Pd che chiedeva una svolta a Palazzo Koch. L'occasione è stata la Giornata del risparmio, organizzata dall'Associazione delle Fondazioni e della Casse di risparmio (Acri), che si celebra oggi. La tutela del risparmio, ha proseguito il governatore, «richiede stabilità monetaria e stabilità finanziaria» e «le decisioni e gli interventi di banca centrale e di vigilanza le perseguono con determinazione», ha assicurato.


«Risparmio degli italiani non più elevato come in passato»

Il numero uno dell'Istituto di via Nazionale ha fornito anche una radiografia del risparmio italiano. Quello delle famiglie, «in passato elevato è oggi inferiore a quello medio degli altri Paesi dell'euro». Dagli anni Novanta ad oggi si è passati dal 19% all'8,6%, le cifre allarmanti fornite da Visco. Ad essere colpiti di più sono i giovani, a causa dell'alto tasso di disoccupazione. Le risposte alla crisi vengono dalla crescita economica, ma anche da un'educazione finanziaria, che è «requisito indispensabile a fronte dei cambiamenti nell'offerta degli strumenti di investimento». Servono, insomma, competenze di base per difendersi da comportamenti scorretti di chi offre prodotti finanziari, ma anche per fare «scelte coerenti con i propri bisogni e le proprie condizioni economiche». Questo perché, insiste Visco, gli obblighi normativi, pur necessari, non sarebbero da soli sufficienti alla tutela.


«Ritardi nella supervisione. Con crescita opportunità per banche»

Allo stesso modo, ha detto il governatore di Bankitalia, la supervisione che l'Istituto effettua sugli istituti di credito «riduce significativamente le probabilità che si verifichino crisi bancarie, ma non può annullarla», non avendo chi conduce gli accertamenti, che sono complessi, poteri riservati per legge all'autorità giudiziaria e di polizia. Certo, ammette, negli ultimi anni ci sono stati «ritardi» e «tempi non brevi» nella soluzione delle crisi bancarie. Di questo «è necessario approfondire le cause» per invertire la rotta. Le banche hanno, comunque, ha concluso Visco, la possibilità di recuperare redditività, approfittando del «consolidamento dei segnali di ripresa» e delle «favorevoli prospettive economiche. Ma devono farlo rapidamente, mettendo in atto anche le necessarie ristrutturazioni e le «possibili aggregazioni».


L'applauso dell'assemblea. Guzzetti: polemiche non necessarie

In apertura dell'incontro, al quale ha partecipato anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, Visco ha ricevuto gli applausi della platea, composta da banchieri ed esponenti delle fondazioni bancarie. Sono scattati quando il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti ha aperto i lavori dell'evento facendo a Visco le sue congratulazioni, ricordando come la nomina «sia avvenuta con polemiche di cui non avevamo certamente necessità».

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