sabato 20 luglio 2013
Monito del governatore di Bankitalia: «Segnali positivi nel quarto trimestre. Ma l'instabilità politica è un problema». Cauti ministri e banchieri: «L'economia mondiale resta fragile». Le priorità: crescita e lavoro. Il ministro Saccomanni: «Meritiamo uno spread migliore».
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"La ripresa? Le previsioni dicono che ci sarà un segno positivo nel quarto trimestre". Da Mosca, dove ha partecipato al G20, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco lascia intravvedere una luce in fondo al tunnel e auspica che l'economia sfrutti la "folata che ci aspettiamo nel prossimo semestre". Senza però illudersi, perché sullo sfondo resta "grande incertezza".Visco ha aggiunto che "la via maestra è quella di far ripartire l'economia" ma "ci vorrà un sacco di tempo" prima che l'Italia ritrovi "una crescita solida": perché "l'economia italiana è da sei anni che non riesce a mettersi in carreggiata" e "sono trent'anni che non ci aggiustiamo con il resto del mondo". Per fortuna il sistema bancario italiano è solido: "Non ci sono segni di preoccupazione eccessivi".  Preoccupa di più la politica. "Siamo in una fase critica - osserva Visco -. C'è un problema di stabilità istituzionale e politica che incide sulla capacità di cogliere le opportunità della ripresa". La cautela resta d'obbligo anche a livello globale. Nel comunicato finale, i ministri delle finanze e i banchieri centrali del G20 certificano che "l'economia mondiale resta troppo debole e la ripresa fragile e ineguale". Le priorità restano la crescita e la creazione di posti di lavoro. Saccomanni: meritiamo spread miglioreE da Mosca arriva anche la voce del ministro delle Finanze Fabrizio Saccomanni: l'Italia, sostiene, merita uno spread migliore. "Ritengo che un paese che è uscito dalla procedura di deficit eccessivo e che ha tali cifre di finanza pubblica, con prospettive di ripresa dell'attività economica, probabilmente se confrontato con altri paesi dell'area dell'euro potrebbe avere uno spread molto inferiore a quello che ha attualmente".
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