giovedì 19 giugno 2014
Nel 2013 l'Italia con 20,8 milioni di ettolitri si è confermato primo Paese produttore al mondo in export, seguito da Spagna e Francia. Mentre nel 2015 è previsto un voucher per il «noleggio» di uno-due giorni di temporary export manager.
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Cambio al vertice della Federvini, la Federazione italiana industriali produttori importatori esportatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini. Dopo due mandati consecutivi il piemontese Lamberto Vallarino Gancia passa il timone al veneto Sandro Boscaini, patron di Masi Agricola e vicepresidente Istituto Grandi Marchi. La nomina è stata annunciata oggi all'Assemblea Generale 2014 a Roma alla presenza dei vice ministri Carlo Calenda e Andrea Olivero."Nel 2013 l'Italia con 20,8 milioni di ettolitri - ha detto il presidente uscente Gancia - si è confermato primo Paese produttore al mondo di vino in export, seguito da Spagna e Francia. Tuttavia sono in discesa i volumi dell'export di vini e mosti verso i Paesi Ue, con un -4,6% in volumi ma un +8,8% in valore. In questo contesto Federvini ritiene necessario di riprendere il dibattito operativo per il raggiungimento dell'obiettivo dato dal Governo al settore vitivinicolo di raggiungere complessivamente un export di sette miliardi di euro. Un obiettivo non facile ma alla portata del sistema, ma il fronte fiscale resta un nervo scoperto, con effetti controproducenti per un settore che dà lavoro a oltre 1,2 milioni di addetti e genera un'entrata fiscale pari a oltre otto miliardi di euro, su dati Tradelab 2013"."Nel prossimo triennio - ha sottolineato il neoeletto presidente Boscaini - e in vista di Expo il settore che Federvini rappresenta è chiamato a risollevare le condizioni di mercato"."Va costruita competenza per l'internazionalizzazione delle piccole e medie aziende italiane. Puntiamo sulla formazione e nel 2015 daremo voucher per il 'noleggio' di uno-due giorni di temporary export manager appositamente formati per portare una competenza che manca nellerealtà più piccole. Tra 70mila aziende con un potenziale export, il nostro bacino, contiamo di coinvolgerne 22mila, e questo sarà un importante passo anche per combattere la disoccupazione giovanile". Lo ha detto il vice ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda intervenuto all'Assemblea di Federvini.
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