Non basta rendere bella la vetrina, occorre attrarre il cliente nel negozio. Anche con tecniche persuasive arrivate dagli Stati Uniti diversi anni fa, applicate dapprima nei marchi di lusso ed ora estesi a tutti i settori merceologici, dalla profumeria al cibo. Sono due le figure professionali che si occupano in maniera complementare di questa attività: il vetrinista e il visual merchandiser. Figure ricercate, perché strategiche per la vendita: collaborano con gli addetti alle vendite e nelle aziende più importanti si relazionano con il marketing e il responsabile store. Il vetrinista è un professionista della comunicazione visiva: progetta e cura la disposizione dei prodotti nelle vetrine e nei punti vendita. Si occupa dell’allestimento scenografico degli spazi espositivi, scegliendo i materiali più adatti e la disposizione dei prodotti. Deve studiare lo spazio e le luci, sottoponendo lo studio al cliente: «l’intervento di un vetrinista fa aumentare le vendite anche del 50 per cento, rileva Svetlana Fabrikant, direttore artistico- didattico dell’Accademia Vetrinistica Italiana, I corsi organizzati dalla scuola sono teorico-pratici sull’allestimento, sulle tecniche espositive a metro quadro e lineare. Insegniamo a creare vetrine per ogni merceologia, dal cibo all’abbigliamento». La disposizione dei prodotti deve essere chiara, non appesantita.E’ consigliabile una formazione in un liceo artistico, in scenografia o architettura, dove si affina la sensibilità artistica. Una dote fondamentale: abilità manuale, perché deve usare indifferentemente carta, metallo, pvc o tessuto. Sono mille i vetrinisti iscritti alla FIV (vedi box), l’80 per cento è libero professionista con partita Iva, ritenuta d’acconto o contratti a progetto. «Un dipendente ha un contratto di terzo livello del commercio, prosegue Fabrikant, uno junior inizia con uno stipendio di circa mille euro per salire a 2500 circa per un senior». La carriera? Può raggiungere ottimi risultati in cinque anni. «Il visual merchandising non è ancora riconosciuta come una vera e propria disciplina, interviene Karin Zaghi, docente Sda Bocconi, Delle due anime che la compongono si fa di solito riferimento a quella estetica, relegando quella commerciale ad un ruolo marginale». Il punto vendita deve essere inteso come uno strumento di comunicazione e valorizzazione dell'identità di marca e d’insegna. «Il taglio del corso in SDA è di marketing, orientato al valore per il cliente. Diventa necessario adottare un percorso di progettazione e gestione dello spazio in chiave di comunicazione, partendo dall'analisi del cliente, di come vive e interpreta gli spazi», sottolinea Zaghi.E’ dimostrato che in un acquisto il 70 per cento delle scelte deriva dall'impulso razionale, tuttavia alla presenza di stimoli sensoriali si è attratti dal profumo, dai colori o dai suoni. In questo caso si parla di shopping esperenziale: i nostri occhi sono affascinati dalle immagini trasmesse sugli schermi, dalle luci o dai simulatori virtuali etc. Il visual e il vetrinista sono figure ricercate: «quasi ogni cliente li richiede, soprattutto nella moda, sottolinea Patrizia Origoni, Marketing Manager di Randstad, sono strategiche per i punti vendita di Firenze e Milano. In questi casi ricercano profili con esperienza, conoscenza di lingue. E’ la logica del mercato più il marchio è di lusso, più il profilo è alto». Come orientarsi tra i corsi? «Purtroppo i corsi sono tanti e molti poco qualificanti», conclude Zaghi. Se ne contano oltre venti, tra quelli erogati da enti, scuole private e università, proprio per questo motivo consigliamo di analizzare e ponderare bene prima di iscriversi.
Indirizzi utili
www.fiv.it FIV Federazione italiana vetrinisti 02-43980051
www.vetrinistica.com Accademia Vetrinistica Italiana, fondata nell’83, fornisce formazione professionale. Patrocinata dalla Fiv (Federazione Italiana vetrinisti), dal 1996 è entrata a far parte della Fesv (Federazione europea delle scuole di vetrinistica e visual merchandising) per garantire ai vetrinisti italiani la possibilità di lavoro in Europa con programmi unificati. Propone corsi di vetrinistica e visual con attestato Europeo tel 02-43980051, e mail accademia@vetrinistica.com
www.assovisual.com (Associazione Italiana Visual Merchandiser e Progettisti d’Immagine Vetrinistica).
Segnaliamo alcuni corsi:
www.vetrinistica.com Corsi dell’Accademia di Vetrinistica: brevi o lunghi, con un numero massimo di otto allievi e due docenti e attestato Europeo (costi da 400 euro fino a 4500 euro per il master annuale)
●Corso di visual merchandising
● Corso di vetrinistica e tecniche espositive scenografiche
● Master di specializzazione in fashion merchandising
Master di specializzazione in visual per la grande distribuzione
►Per chi abita a Milano, c’è una opportunità da cogliere al volo: si ha la possibilità di essere ammessi al corso serale di visual e vetrinistica organizzato dall’Assessorato formazione e lavoro del Comune di Milano. Il corso annuale, della durata di 510 ore,termina a giugno strutturato in moduli, si svolge dal lunedì al venerdì dalle 19.20 alle 22.20. La frequenza obbligatoria. Al termine, superato l’esame finale, è previsto un tirocinio facoltativo della durata massima di sei mesi. Il valore del corso è di 3.765,40 euro, coperto in parte dal Comune, perché l’iscritto deve pagare solo la tassa di iscrizione di 227 Euro.Maggiori informazioni : Sede del corso via Giusti "Civica Scuola Arte & Messaggio"Via Giusti 42 • 20154 Milano • Tel. +39 02 88440314-5 plo.artemessaggio@comune.milano.it
www.artemessaggio.it oppure Comune di MilanoSettore Lavoro e Occupazione www.lavoroeformazioneincomune.it
►www.marangoni.com corsi di visual
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